Per rivoluzionare il tamburello ci vogliono lo spettacolo e i giocatori (in forma)
Pochi giorni fa, su un sito seguitissimo dagli appassionati («Tamburellisti pazzi», che di pazzo ha solo il nome ma in realtà è una bella vetrina di quello che accade in questo sport) era sbocciata una timida polemica, innescata da una riflessione (molto seria peraltro) di un grande supporter degli sferisteri che merita di essere citato: Domenico Grassi, un impiegato di Settime, che frequenta da anni, con la moglie, i campi di gioco di mezz’Italia, dal Monferrato al Trentino, passando per il Mantovano e il Veronese.