Luciano Trerè è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni tanto è conosciuto in ogni parte d'Italia dove la sferistica è di casa.
Per dirlo alla Bob Dylan di molti anni fa è sicuramente l'Hobo solitario, tanto in voga nella fantasia americana degli anni '60. Una telefonata ed eccoci pronti, Elio Prette, Dario Pastrone ed il sottoscritto a partire per Bonate Sopra per incontrare "tamburellisticamente parlando" il Team locale, vincitore della serie D bergamasca, ma soprattutto per incontrare Luigi Pagani e Gian Camillo Previtali, vecchie conoscenze del "tambass" eccelso. Ad accoglierci, come sempre, il "factotum" da sempre e Presidente Ennio Cisana, che ci mette comodi ed inizia a raccontare le ultime avventure dei marpioni. Alla spicciolata, arrivano poi tutti gli altri, felici e sorridenti per questo incontro che sa di stima e di amicizie profonde. Campo perfetto, bagnato e livellato (parliamo di serie D!!) ed alle 17 ora locale iniziamo la gara. Gian Camillo in fondo con Signoroni al centro, Mazzucchelli ed Arrigoni, terzini. E Gigi? Lui è già pronto con la tamburella in mano deciso a sparare bordate, proprio come ai vecchi tempi. Il pugnetto è quello di sempre, capace di dare alla pallina direzioni zigzaganti, alcune davvero imprendibili. Noi, Trerè, Elio, Pastrone, il loro terzino Alberto Gelpi, simpaticissimo, ed io cerchiamo di arginare la furia del Gigi, la regolarità del Gian Camillo e la potenza del centrale Signoroni, tentando qualche volta di frastornare il loro gioco. Si gioca per quasi tre ore mentre stanno arrivando alcuni spettatori "d'antan", soddisfatti dell'esibizione. Chiudono la fila Bruno Gamba e Fiorenzo Belotti di San Paolo d'Argon, che hanno accettato di posare con noi per la consueta foto ricordo. La doccia e poi la cena dove i ricordi non mancano e viaggiano pari pari con il vino e le gustose vivande. I discorsi sono sempre gli stessi e non tradiscono l'affetto e l'amore per il "nostro" sport e che ci ha accompagnati per una vita ed è rimasto ancora adesso nei meandri più luminosi del nostro cuore. La domanda d'obbligo è sempre quella e riguarda la durata sportiva dei vecchi, ancora sulla breccia dopo oltre 50 anni di attività. La risposta arriva da Previtali, pluricampione con Renzo Tommasi, Gigi, Franco Reccagni e il fido Renzi da San Pietro in Cariano. Semplicemente ricorre ad un vecchio detto latino, non so di chi ma senz'altro di uno che sul modo di vivere doveva saperla lunga ( Orazio forse?): " GAUDEMUS, DUM TEMPUS HABEMUS", come a dire " Godiamoci il tempo mentre abbiamo ancora il tempo per farlo". Dopo i saluti di rito per un prossimo incontro partiamo mentre lampi e grosse nuvole nere stanno invadendo la bassa bergamasca per una nuova ondata di temporali.Due cose prima di lasciarvi: gli auguri a Matteo Ravarini di Brescia che doveva essere con noi ma trattenuto dal compleanno: l'altra riguarda il Viarigi, squadra che riceverà i bergamaschi il 7 settembre prossimo per le finali del Campionato Italiano di serie D. Buona fortuna e come sempre, vinca il migliore.