Luca Festi: “Solferino, resta l’amarezza, ma ci riproveremo la prossima stagione”

Luca  Festi - Solferino

Amarezza, rabbia e delusione non si sono ancora placate in casa Solferino per come è terminata la finale tricolore. Dopo una stagione sempre ai vertici, i campioni d’Italia uscenti si sono arresi al Castellaro di Luca Baldini, che ha “strappato” loro lo scudetto cucito sulle maglie da un anno. Una sconfitta maturata al tie-break, nella kermesse a San Paolo d’Argon, dopo cinque ore di battaglia in una calda nottata estiva, con un Solferino che ha pagato caro una serata storta di Manuel Festi e i guai fisici di Campolongo sul 5-3 nel secondo set, costretto ad abbandonare il campo senza più poter rientrare. Un epilogo amaro, tanto più dopo una stagione condotta con autorità, che sembrava poter concludersi con il bis tricolore. La determinazione e la continuità di rendimento avevano alimentato grandi aspettative, lasciando intuire un finale ben diverso. «La delusione per come è andata la finalissima è davvero tanta; è difficile da accettare e ci vorrà del tempo per smaltirla completamente – spiega il mezzovolo Luca Festi, tra i migliori in campo per gli ex scudettati – Abbiamo lavorato duramente per tutta la stagione, con l’obiettivo chiaro di riconfermarci campioni d’Italia, e sapere di esserci andati così vicini rende tutto ancora più amaro. Potevamo davvero farcela, la partita era alla nostra portata, e soprattutto nel tie-break avevamo preso un buon margine, trovandoci avanti 7-5. In quei momenti sembrava che il traguardo fosse lì, a portata di mano, ma poi tutto è sfuggito via in un attimo. È stato un finale davvero crudele, una conclusione che fa male, soprattutto alla luce di un’annata molto buona in cui il gruppo ha dato tutto. Rimane il rammarico, ma anche la consapevolezza del percorso fatto e del valore della squadra». Ricordiamo che per diversi anni Luca Festi, assieme al fratello Manuel, ha giocato nel Castellaro, dove ha vinto tre scudetti, ma ci teneva particolarmente a bissare con il Solferino il titolo conquistato la scorsa stagione. «Abbiamo dominato la regular season, dimostrando solidità e continuità in ogni fase del campionato, e giocato davvero bene anche nella doppia semifinale contro l’Arcene, confermando la nostra forza. L’andata, tra l’altro, si era disputata a San Paolo d’Argon, un campo che quindi conoscevamo bene. Eravamo sereni, concentrati e mentalmente pronti, con grande fiducia nei nostri mezzi e nello spirito di squadra. Tutto sembrava filare per il verso giusto. E invece, proprio sul più bello, abbiamo perso al tie-break, e questo ha lasciato in tutti un grande amaro in bocca… Una delle due squadre doveva vincere, questo è chiaro, ma la formula secondo me va rivista: sarebbe meglio prevedere le gare di andata, ritorno ed eventualmente una “bella”. Se si fosse giocato a Solferino e Castellaro, l’interesse sarebbe sicuramente stato maggiore rispetto alla sfida secca. Così si darebbe più valore anche al pubblico e al lavoro delle società». E per chiudere, il futuro di Luca Festi sarà ancora con il Solferino? «Sì, certo, anche l’anno prossimo darò il mio contributo. Questa sconfitta brucia, ma ci darà ancora più motivazioni per riprovarci».

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