Grazzano contro Moncalvo. È il big match sotto i bastioni tra Monzeglio e Fracchia

Alessio Monzeglio, alla sua seconda stagione a Moncalvo

La prima volta di Alessio Monzeglio contro Vittorio Fracchia. Grazzano-Moncalvo, match clou della quarta d’andata nella A del muro in programma domenica (alle 15,30) su piazza Cotti, sarà la prima vera sfida in campionato. In palio due punti e tanto altro, che però non fa classifica. «I precedenti non contano» ammette il campione di Vignale, 41 anni, scudettato open e da due anni tornato tra i bastioni dove la sua carriera era iniziata adolescente. «Nel 2013 c’era stato l’uno contro uno di Vignale che però non fa testo. Un bell’esperimento all’insegna della spettacolarità e poi sono passati anche oltre tre anni da allora. Invece la gara dello scorso anno non fa testo. Ero reduce dall’infortunio che mi aveva bloccato per tutta la prima parte della stagione, non avevo neppure un mese di allenamenti». Domenica sarà una partita diversa. «Mi auguro innanzitutto per il risultato, visto che allora perdemmo. Il risultato per gli appassionati va oltre la graduatoria e so quanto la tifoseria biancorossa tenga a questo derby. Personalmente ho vissuto tante partite calde e ci ho fatto un po’ il callo. Ci stiamo preparando molto bene ed oggi ultimo allenamento. Fondamentale sarà la concentrazione non solo la tenuta contro un gruppo che negli ultimi cinque anni ha dominato, pur mutando sempre». Come considera la piazza di Grazzano? «E’un bel campo, anche se preferisco la terra. Ma mi piace giocarci e contro una squadra ancora tra le favorite. Per noi sarà il primo confronto esterno». Match combattuto. «E’ l’unica certezza. Sicuramente non farò una partita tattica e cercherò comunque di mettere in difficoltà Fracchia e i suoi. Con un incontro così sentito mi auguro che la risposta del pubblico sia all’altezza. Da tutto esaurito». Poi lo sguardo al campionato. «Chi ha faticato in queste prime giornate è dovuto solo a problemi di affiatamento. Bisogna considerare che alcune squadre sono state rinnovate se non rivoluzionate, penso al Montemagno. Altre hanno subito infortuni pesanti, come Vignale e Calliano. Restano comunque delle rivali temibili. Il cammino è lungo». Vero è che fare punti significa avvicinarsi alla soglia dei 16-18 che dovrebbe assicurare l’accesso ai play off. «Prima ci arriviamo meglio è. Così da poter vivere un ritorno senza troppi patemi. Poi le semifinali saranno un torneo a sé, azzerando tutto il passato».

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