Beppe Bonanate: lettera aperta di scuse e riflessioni

Ciao a tutti, mi rivolgo a tutti gli appassionati di tamburello presenti all’incontro di Serie C open TIGLIOLE-RILATE di sabato 27 aprile scorso a Castellero, in particolare alla Società Sportiva del TIGLIOLE, ai dirigenti, ai giocatori e a tutti gli spettatori presenti, oltre ai dirigenti e giocatori della mia società.

Intendo scusarmi pubblicamente con tutti per la scenata indecorosa che ho provocato a fine partita coinvolgendo il presidente provinciale e dirigente nazionale della federazione. Tale comportamento, scaturito sul momento da alcuni episodi arbitrali che comunque non hanno influito minimamente sul risultato finale, è assolutamente ingiustificabile anche se fa parte del contesto agonistico di tutti gli sport e faccio personale ammenda che non si ripeta.

Mi auguro che tutti Voi possiate accettare le Scuse di uno che condanna le ‘piazzate in campo‘ (come viene predicato nella nostra stessa Società Sportiva RILATE) e che stavolta è colpevole in primis di questa grave mancanza, in particolare verso la Società del TIGLIOLE e i propri dirigenti, che svolgono un grande lavoro con tutte le squadre che seguono.

Purtroppo, però la situazione generale del nostro sport è sotto gli occhi di tutti, nel giro di pochi anni l’attività in Piemonte si è ridotta a un terzo in termini di società sportive di squadre ed atleti, come nel resto d’Italia. Il tutto è certamente frutto di una contingenza generale che tocca tutti gli sport e le attività cosiddette minori, ma credo che una seria autocritica da parte della Federazione sulle norme introdotte e i provvedimenti presi negli ultimi dieci anni, sia necessaria.

Certamente va riconosciuta la disponibilità dei singoli dirigenti Federali a dedicarsi attivamente alla causa del Tamburello, magari trascurando famiglie e lavoro, ma una analisi attenta e obiettiva degli effetti generati dalle decisioni prese potrebbe aiutare a un cambio di rotta sulla politica da seguire da ora in poi.

Tale analisi dovrebbe far emergere che tutte le novità introdotte riguardano esclusivamente gli interessi delle società che hanno le disponibilità economiche per partecipare ai campionati di vertice, forse perché si pensa che migliorando lo status della Serie A OPEN e del MURO, automaticamente tutto il movimento ne giovi al punto da risolvere tutti i problemi esistenti. Purtroppo non è così, il giovamento tocca in minima parte le società che militano nelle categorie inferiori e che storicamente sono quelle che continuamente promuovono il nostro sport arruolando nuovi appassionati e giovani che vogliono cimentarsi con la Pallatamburello.

La realtà delle cosiddette Società minori ha bisogno di molta più attenzione da parte della dirigenza Federale, occorre dare loro più spazio e visibilità, in modo che possano singolarmente organizzare manifestazioni ed eventi nella propria zona, così da facilitarle nell’acquisire risorse economiche, umane e materiali per lo svolgimento dei vari campionati. E queste attenzioni riguardano anche le norme che regolano i trasferimenti e prestiti dei giocatori soprattutto i giovani, insieme alla revisione dei campionati indoor che devono rappresentare una risorsa per attirare l’interesse di nuovi praticanti.

Mi fermo qui, rinnovando il mio rammarico nell’aver provocato quei brutti momenti sul campo e augurandomi che le mie riflessioni ‘a freddo’ possano aver dato qualche spunto utile per chi si adopera a gestire e migliorare le condizioni del nostro Sport.

Buon Tamburello a tutti.

Beppe Bonanate.

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