Il “palet” si prende la scena alla Grana Padano Arena

“Nelle Terre dei Gonzaga”: due giorni (il 23 e 24) di eventi sportivi e culturali per Mantova Città Europea.

Rizzi e Cartapati in coro “Grazie a Comune e Coni per questa bella vetrina”

La pallatamburello non poteva quindi mancare nel calendario delle varie manifestazioni di “Mantova Città Europea dello Sport 2019”, e di questa positiva e prestigiosa “vetrina” i presidenti Giancarlo
Rizzi ed Enzo Cartapati sono grati al Comune di Mantova e in particolare all’assessore allo sport Paola Nobis e ovviamente al Coni di Mantova nella persona del delegato provinciale Giuseppe Faugiana.
«Abbiamo proposto - spiegano i due dirigenti federali virgiliani - di far conoscere ai mantovani tutte e tre le discipline previste dalla Federazione, ovvero le gare indoor in palestra, quelle del tambeach, qualora ci venga concesso di utilizzare i campi in sabbia della Canottieri Mincio, e quella open su sferisteri in terra battuta. Nei giorni 23 e 24 aprile si terranno quindi le gare indoor alla “Grana Padano Arena” di Mantova, in particolare gare riservate a formazioni della categoria giovanissimi maschili, femminili e miste che disputeranno prima, alle 14,30, la finale regionale del Trofeo Coni Lombardia, cui seguiranno le gare della medesima categoria tra le rappresentative di Mantova e del Monferrato».

Nell’anno di Mantova Città Europea dello Sport anche il tamburello punta a ritagliarsi un ruolo di primo piano. Non solo e non tanto sotto l’aspetto agonistico, bensì sotto quello della promozione e valorizzazione di tutte le sue specificità, da quelle tecniche a quelle storiche.
Da qui nasce il progetto che tra martedì 23 e mercoledì 24 aprile si tradurrà in una serie di eventi, “Nelle Terre dei Gonzaga - Torneo di Tamburello”, che avranno come denominatore comune il prestigioso impianto sportivo della Grana Padano Arena di Mantova.
Prima di ogni cosa, parlando a coloro che possono essere considerati neofiti della disciplina, bisogna sottolineare come il territorio virgiliano, soprattutto l’Alto Mantovano, vanti una lunga presenza storica
e una grande valenza sportiva, educativa e culturale, oltre che una consolidata esperienza organizzativa relativamente appunto al tamburello.
A tale proposito, basti pensare che nel 2013 si è svolto a Castel Goffredo il primo Campionato Mondiale Indoor di Pallatamburello, vinto dalle rappresentative italiane, sia maschile che femminile. Tre anni dopo, sempre in terra mantovana, si è svolto il primo Campionato Mondiale Open, pure vinto da entrambe le rappresentative azzurre.
A questo bisogna aggiungere che altre manifestazioni di rilievo nazionale hanno trovato il contesto ideale per esprimersi ai massimi livelli sugli sferisteri virgiliani.
In particolare la Coppa Italia di serie A e B maschili e femminili che sui campi da gioco di località come Castellaro Lagusello, Cavriana e Guidizzolo hanno affascinato un numero considerevole di sportivi. Visto l’esito delle edizioni 2017 e 2018 di tale manifestazione, il Comitato nazionale Fipt ha deciso di affidare al comitato provinciale mantovano e alle tre società che si sono prodigate nell’organizzazione di tutti i particolari dell’evento anche l’edizione 2019.
Analizzando velocemente il quadro proposto dal movimento tamburellistico mantovano, ben sei, su dodici, sono le squadre di casa nostra che partecipano quest’anno alla serie A, una alla serie B, oltre a
quelle che partecipano alla serie C e D.
Altro fiore all’occhiello del comitato presieduto da Giancarlo Rizzi, che ha nel presidente regionale Enzo Cartapati un importante punto di riferimento, è sicuramente il settore giovanile.
L’impegno profuso dai dirigenti dei vari sodalizi virgiliani, infatti, ha creato le condizioni perché squadre con giovani promesse locali partecipino  ai campionati giovanili di tutte le categorie: pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi e juniores, sia maschili che femminili.
Ma al gioco del tamburello sono altresì collegate molte altre valenze storiche e culturali: basti pensare che un tipo di gioco della palla veniva praticato anche al tempo dei Gonzaga, come ricorda la denominazione popolare di piazza Pallone, l’attuale piazza Lega Lombarda.
In quei contesti venivano impiegate le cosiddette “balette”, ne sono stati trovati tre esemplari a Palazzo Te e tre in un anfratto della Sagrestia della Chiesa Palatina di Santa Barbara durante i lavori di ristrutturazione e proprio queste “balette” potranno essere viste e ammirate da chi parteciperà al Convegno storico di martedì pomeriggio, 23 aprile.

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