Tamburello ovadese (e non solo) in lutto per la scomparsa di Francesco "Cesco" Barisione papà di Marco, suocero di Vanda Vignolo e nonno di Saverio Bottero
Una notizia improvvisa alle 11 di stamattina. Rispondo immediatamente perché il numero mi è familiare. Marco Barisione, da Ovada: in poche parole, senza preamboli mi dice che il suo papà Francesco non c'è più, stroncato da infarto qualche minuto prima dell'arrivo del medico, per la solita visita settimanale. Il nostro saluto era da anni "Ciao Bestiun" e valeva per entrambi: forse me lo aveva appiccicato Lui dopo la finale del 1976 contro il Clan Tommasino che godeva dei favori del pronostico: 19 a 17 con pubblico oltre le 4.000 persone. Da allora fu sempre "Bestiun".
Oltre ad essere un possente giocatore è stato un eccelso organizzatore, arbitro per molti anni. Una persona capace di sdrammatizzare sempre e quindi difficilmente attaccabile dai giocatori.
Lucido di mente fino alla fine nonostante i problemi di deambulazione ha coltivato la passione del tambass sino alla fine non mancando mai alle partite del Cremolino e delle altre realtà ovadesi.
L'ho rivisto l'ultima volta alla 12 ore di Ovada, manifestazione che per l'impegno e per l'incasso in beneficenza meriterebbe ben altra considerazione. Come sempre, ricordi miei ma soprattutto suoi quando in altri tempi il tamburello era una vena di sangue viva nell'apparato sportivo dei nostri luoghi. Lui battitore furioso, poco calcolatore ma mai stanco: un divertimento in un contesto ormai sconosciuto.
Caro Francesco: per ora un arrivederci: sappi che mi mancherai molto quando a settembre ti ricorderemo con qualche lacrima furtiva. A Wanda e Marco, la gioia di aver avuto uno splendido rapporto con un grande uomo.
caro Bestiun: RIP Amen.
Cerot