(foto fabio gallina - sito fipap) - Le squadre schierate in campo, uno spettacolare colpo di Paolo Vacchetto e il gran pubblico che ha seguito il match
Non era facile presentarsi all’appuntamento decisivo della stagione dopo due settimane senza partite ufficiali e contro un’Alta Langa che arrivava invece da due match tosti. Invece, l’Araldica Pro Spigno non ha tradito le attese, aggiudicandosi il confronto con la Tealdo Scotta e compiendo un bel passo in avanti verso la finale scudetto.
«Il risultato ci soddisfa, il gioco poteva essere migliore - commenta il dt Alberto Bellanti -. La tensione si è fatta sentire sia per noi sia per loro, così ci sono stati alcuni errori gratuiti di troppo da entrambe le parti». Paolo Vacchetto da una parte e Dutto dall’altra non hanno mai raggiunto una finale in carriera. La posta in palio era altissima ed entrambi non hanno quindi mostrato la sicurezza che li ha contraddistinti durante tutta la stagione. Il battitore spignese ha anche accusato crampi verso metà gara. «Non li ha mai avuti in tutto l’anno – prosegue il dt -. Per fortuna l’allarme è rientrato subito. Mi è piaciuto che i nostri giocatori siano rimasti sempre compatti, giocando da squadra. Sono soddisfatto sia della prova di Giampaolo sia di quella di Prandi».
Archiviata la sfida d’andata, la testa in casa spignese è ora rivolta al match di ritorno. Si gioca sabato alle 15 a San Benedetto Belbo. «In trasferta, con loro abbiamo sempre perso quest’anno – conclude Bellanti -. Vogliamo sfatare questo tabù per qualificarci alla finale il prima possibile». In caso di parità, sarebbe poi la bella a decretare la finalista. Un eventuale spareggio da dentro o fuori per il quale l’Araldica avrebbe il vantaggio di decidere il campo neutro sul quale disputare l’incontro, valutando l’impianto che favorirebbe maggiormente la battuta di Vacchetto.