40° sagra dei Salamini d'asino a Castelferro

Torna l'appuntamento anche quest'anno nella settimana di ferragosto e precisamente dal 13 al 20 con la Sagra dei Salamini d'asino giunta alla sua 40° edizione.

Il ristorante aperto dalle 19 alle 23. SAGRA DEI SALAMINI D'ASINO Torna per Ferragosto l'appuntamento per gustare i Famosi Salamini d’Asino di CASTELFERRO, che vengono insaccati dal salumificio su ricetta segreta del capo cuoco “Il Mingo” che da 40 anni prepara tutti i piatti d’asino serviti alla Sagra. In salumificio vengono anche preparate la “mortadella d’asino” la “bresaola d’asino” e i salumi d’asno” Non mancheranno anche i tradizionali AGNOLOTTI da sempre prodotti a km0 in un laboratorio artigianale del Paese da gustare al sugo o al Vino come da tradizione popolare, oppure la Polenta con Tapulone, un ricco ragù di carne d’Asino. I piatti della Tradizione accompagnati dai vini provenienti  interamente dalla Cantina di Mantovana, l’altra frazione del comune di Predosa, insieme a Castelferro. La Birra artigianale è del “Birrificio Nicese”. Non manca la musica e la pesca di beneficenza.

Martedì scorso il Cerrina per preparare al meglio le finali nazionali di serie C ha organizzato un amichevole di lusso a Grillano contro i locali capitanati dall'ingegnere Pier Giuseppe Boccaccio e rinforzati da Paolo Artuffo. Il Cerrina con il diesse Pier Carlo Cavallo si è presentato in formazione tipo con Gavello, Bossetto, Gandini, Rodella e Fabio Materozzi. A disposizione Luigino Materozzi in via di recupero post infortunio. Alla guida tecnica Aristide Cassullo. 

Per il post partita sotto i buoni uffici del mezzovolo locale Matteo Gandini tappa a Castelferro in occasione della celeberrima sagra. Per un'intera settimana tutta la comunità più amici e volontari si dedica all'evento clou da 1.500 a 1.800 coperti a sera che un tempo serviva pure a finanziare la squadra di tamburello artefice di un grande ciclo di successi scrivendo pagine indelebili. Non nascondiamo  l'emozione di questo amorcord dal campo un po' attempato alla visita al Salone dei Trofei (in copertina)

Naturalmente quando è stato localizzato Aristide Cassullo, uno primi propiziatori di questa leggenda, ha ritrovato l'affetto dei vecchi dirigenti e tifosi trovandosi attorniato dal calore dei tanti amici con cui ha condiviso questa tappa di grande sport

Castelferro: così lo racconta Diego Sciutto nel libro Tamburello. Anedotti e fotografie

Volendo fare un paragone con il calcio si potrebbe affermare che il Castelferro è stato un po' il Chievo del tamburello nazionale e questo perché entrambe rappresentano semplici frazioni o quartieri senza avere sede comunale in loco. Il Castelferro è stato il primo piccolo centro a diventare Campione d'Italia nella massima serie di una disciplina sportiva. Un traguardo prestigioso che avvalora ancor più le sue imprese. Merito di ciò va ascritto a tutti gli abitanti del luogo che si sono adoperati, ognuno con i propri mezzi e disponibilità, a creare il fenomeno. Per sostenere la società si è dato vita alla sagra del "salamino d'asino" che ha avuto, ed ha tuttora, una grande partecipazione di pubblico. Dieci anni di trionfi hanno portato il piccolo centro di Castelferro sulla cronaca sportiva nazionale. Un evento probabilmente irripetibile, proprio per questo occorre essere riconoscenti ai tanti protagonisti dell'impresa. 

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