Assente il campione più atteso Max Teli, in grande forma tutti gli altri. (fotoservizio Piero Bollo)
L'ovazione per il tributo a Renzo Tommasi mai premiato abbastanza per quanto ha onorato il tamburello.
La classe e l'eleganza di Paola Daldoss ed Edo Biletta. L'emozione di Renzo Artuffo per la chiusura di un ciclo vincente da presidente dopo le soddisfazioni da giocatore. Come Chicco Viotti la condivisione del merito con giocatori e collaboratori. A Cinaglio dopo il magico 2014 le aspettative degli astigiani per il ritorno nel tamburello che conta.
Flavio Isalberti si conferma uno dei giocatori più amati nonché maestro di convivialità. L'affabilità di Osvaldo Mogliotti con le radici astigiane ancora ben salde.
Ammessi all'Olimpo, il tavolo dei campioni, il leggendario Pinot Ferrero, naturalmente Aldo "Cerot" Marello e Roberto Carni, il mattatore delle finali ferragostane. Per Beppe Bonanate prima parte istituzionale nel tavolo con la famiglia Grassi, il gruppo L'Alegra ed il sindaco Paola Borgio per poi raggiungere il tavolo dei big, la sua collocazione naturale.
Edizione ad alto tasso mediatico con tele Baldini dell'instancabile Beppe alle prese con la proiezione di highlights delle gesta dei premiati e la registrazione dell'evento per la sintesi su Dailymotion dove è arrivato ad avere visite da 38 nazioni. Per la carta stampata la prima volta di Franco Binello e Franco Longo. Così per i big della fotografia Roberto Signorini e Costantin Pletosu.
Finale già scritto ed immutato negli anni con i "ragazzi" della serie C muro (quest'anno giocheranno nel rivass) tra cui l'immancabili Rinaldo Bussolino intento ad intrattenere gli ultimi astanti con le sue gesta sportive e non (è il numero uno dei netturbini avendo vinto più volte il campionato nazionale di categoria).