E' mancato Aldo "Cerot" Marello

mercoledì ore 20.30 rosario e funerale giovedì ore 14.30 parrocchia di Revigliasco d'Asti

Se n'andato una parte di me grazie per avermi fatto vedere un mondo inesplorato. Da non disperdere tutto il bene che hai fatto

Il nostro mondo scosso da questa terribile notizia. Il popolarissimo Aldo Marello per tutti Cerot ci ha lasciati stamattina nella sua casa di Revigliasco d'Asti in cui vi erano tutti i suoi affetti le figlie Erika ed Ilaria, il fratello Giorgio e le testimonianze di una vita vissuta sempre da protagonista con le sue passioni a cominciare dal tamburello di cui era l'icona più popolare entrato meritatamente nella Hall of fame a far compagnia al suo grande amico e rivale Renzo Tommasi. Ebbi l'onore di accompagnarlo a ricevere questo importantissimo riconoscimento in una giornata indimenticabile con due arcobaleni che ci accompagnarono durante il viaggio. Ebbi ancora una volta la conferma di quanto fosse popolare ed amato ad ogni latitudine, di quanto di importante abbia rappresentato per molte persone con il suo carisma, l'affabilità e la sua simpatia.
E' come fosse mancata una parte di me, mi aprì un mondo e mi insegnò a vedere la vita in un'altra ottica facendomi vivere situazioni ed emozioni prima precluse come il legame fortissimo con l'Ovadese ed in primis con la 12 ore portata avanti con testardaggine da Marco e Vanda, la pallapugno con i suoi riti e miti arrivando alla frequentazione con Massimo Berruti. Successe tutto in modo naturale non lo conoscevo quasi quando lo vidi la prima volta nel 1999 giocare a muro nel Castell'Alfero con l'amico comune Tullio Dezani, notai con stupore questo impareggiabile rapporto con le persone, conosceva tutti e salutava tutti. Grazie a passioni comuni come la comunicazione, la musica, la scrittura divenimmo nel corso degli anni sempre più amici così da passare con altri personaggi eccelsi come Antonio Azzalin tanti momenti conviviali ed appaganti. C'era sempre nei momenti importanti e nella quotidianità. Oltre il tamburello sfondò pure nella musica come frontman della sua Cerot Band, scrisse libri di successo dove raccontò la sua vita sportiva ed una vasta aneddotica.
Tantissimi gli attestati di stima per questa straordinaria vicenda umana lasciandoci un senso di incompiuto. Mi chiamò qualche giorno fa per pianificare un salto a Dossena altro suo luogo del cuore e per avere una presentazione del muro (l'articolo di domenica). Gli ultimi momenti memorabili il pranzo di Natale con Berruti e l'incontro a Cerrina con Angelo Uva e Luigi Casalone i superstiti del mitico Castell'Alfero di Sandro Vigna. Un giorno tornando dalle tante trasferte in Veneto (fossero i Salvi o Castellaro erano sempre il Veneto) mi chiese si ricorderanno di me. Certamente risposi e le manifestazioni di affetto di adesso lo dimostrano e sta a noi non disperdere tutto il bene che hai fatto.

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