l'affetto ovadese verso Aldo "Cerot" Marello
E’ stata una serata pienamente riuscita quella tenutasi presso il Salone del Convento dei Cappuccini dove è stato presentato il libro “Lo Sferisterio, Ovada e Cerot…” scritto da Diego Sciutto. Un folto pubblico ha potuto ascoltare dalle parole dell’autore una breve storia del tamburello in città e nella zona a partire proprio dalla costruzione dell’imponente muro dello sferisterio ovadese costruito nel 1922. Per l’occasione è stato invitato un ospite di eccezione: Aldo Marello “Cerot” al quale è dedicato buona parte del volume. Il giocatore astigiano ha avuto modo di ricordare le proprie imprese con la maglia dell’Ovada, culminate con la vittoria dello Scudetto nel 1979. Ma i suoi interventi hanno spaziato su aneddoti della sua lunga carriera tamburellistica senza tralasciare, però, alcune critiche agli organismi federali, responsabili, a suo dire, del declino della disciplina. Significativa anche la presenza di varie delegazioni della zona tra le quali Capriata d’Orba, Sindaca in testa, Basaluzzo e Cremolino. Tra i presenti in sala anche vecchie glorie e autorità varie.
“Per me è sempre bello tornare ad Ovada – ha affermato Marello – dove ho avuto modo di giocare nelle stagioni più significative della mia carriera sportiva e, fattore molto importante, ho trovato tanti amici. Per me Ovada è una seconda casa”. Molto apprezzato il volume venduto in decine di copie il cui ricavato, come ha illustrato ad inizio serata l’autore Diego Sciutto, sarà interamente devoluto all’associazione Vela.