Quando i miti della pallapugno fanno la storia. I racconti tra epiche sfide e curiosi retroscena

Alba Capitale: Bertola (14 scudetti), Berruti (6), Max Vacchetto (5), Campagno (3) e il confronto fra generazioni

La serata dedicata alla pallapugno nell'ambito degli incontri di «Alba Capitale della cultura d'impresa» ha regalato ai numerosi spettatori momenti piacevoli e interessanti tra racconti di epiche imprese negli sferisteri e curiosi retroscena. Nel padiglione di piazza San Paolo ospiti due sommi rappresentanti del «balon» di ieri come Felice Bertola e Massimo Berruti e i due più validi campioni del presente come Bruno Campagno e Massimo Vacchetto (protagonisti della finale scudetto attualmente in corso).
In un clima rilassato, privo della tensione degli incontri, stimolati dalla «verve» di Fabio Gallina, «voce» ufficiale della pallapugno, i due «vecchi» campioni si sono abbandonati ai ricordi seguiti con interesse dai due giovani che non li hanno mai visti giocare. Bertola ha vinto 14 scudetti, 12 come battitore, 2 come spalla; Berruti 6 perché bloccato da una trombosi al braccio che ne aveva messo in pericolo la vita. Portano spavaldamente i loro anni: 73 Berruti, 77 Bertola (svelati a tradimento da Berruti dopo che il moderatore aveva taciuto quelli di Felice per rispetto al suo ruolo di decano). A proposito della finale in corso hanno suggerito due possibili varianti. Il primo match di Cortemilia tra Vacchetto e Campagno è finito 10-11 per Campagno alla caccia unica dell'ultimo gioco. Bertola: «Sul 10 pari bisognerebbe interrompere la partita e rigiocarla». Berruti: «Sul 10-10 si dovrebbe vincere con 2 giochi di vantaggio». Ancora Massimo: «La pallapugno è uno sport unico: nel passato c'erano partite con 5000 spettatori, più 2 o 3 mila fuori, arrampicati sugli alberi e non è mai successo nulla. A controllare tutta quella folla bastavano due carabinieri. I tifosi del balon sono corretti». «I tuoi però erano più catttivi - l’ha rimbeccato Bertola -; una volta mi hanno mandato una cassa da morto». Ripercorso il prestigioso curriculum di tutti, sono fioriti altri aneddoti molto divertenti, come quando Berruti vinse un torneo in Liguria e anziché ricevere le medaglie d'oro che aspettavano, lui e i compagni furono premiati con oltre 120 chili di pasta che intasarono l'utilitaria con cui avevano affrontato la trasferta. Max Vacchetto e Campagno hanno ascoltato sorridendo. Bertola si è anche sbilanciato sulla seconda finale di domani al Mermet: «Spero che vinca Vacchetto così andiamo alla “bella” e vediamo un altro incontro di altissimo livello». Molte le domande del pubblico e anche qualche annuncio, ad esempio sul «Premio Balon d'Or» di Cerretto Langhe. Il promotore Flavio Borgna ha detto che la consegna avverrà sabato 13 novembre. Riconoscimento alla carriera a Piero Galliano e «Balon d'Or» molto probabilmente a chi vincerà lo scudetto 2021.

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