Caccia allo scudetto. Domani a Cortemilia la prima sfida

Pallapugno: la prima sfida per il titolo tra Max Vacchetto e Campagno. Appuntamento domani (14,30) a Cortemilia. Come stanno i due avversari.

5-3. Gli scudetti vinti finora rispettivamente da Max Vacchetto e Bruno Campagno

Domani, alle 14,30, nello sferisterio di Cortemilia, Massimo Vacchetto e Bruno Campagno si sfideranno nella prima finale della serie A di pallapugno. A contendersi una «fetta» di scudetto saranno i due atleti che meritavano più di tutti la partecipazione
all'atto conclusivo del campionato. Le due squadre - Marchisio Nocciole di Cortemilia e l'Albeisa - si ritroveranno poi al Mermet per il ritorno. Nel colloquio a distanza i timori e le rispettive speranze.
In quali condizioni affrontate la finale?
Vacchetto: «Buone, stiamo recuperando le fatiche dello spareggio, non ci sono problemi. Anche la squadra è a posto ».
Campagno: «Abbastana buone; il mio problema alla schiena è risolto. Anche la squadra sta bene ad eccezione di Bolla che ha un dito del piede rotto. Ma lui è un duro e gioca ugualmente ad alto livello».
Con che spirito scenderete in campo?
V. «Giusta tensione e una carica agonistica adeguata. Siamo concentrati e vogliamo provare a vincere contro una squadra fortissima, che in questa stagione ci ha sempre battuti».
C. «Spirito estremamente combattivo. Sono già arrivato otto volte in finale e ho vinto “solo” tre scudetti, perdendone altri per pochissimo. Avrei potuto ottenere qualcosa di più. Adesso ci riprovo».
Quali sono i punti di forza del suo avversario e quali i punti deboli?
V. «Senza dubbio potenza e precisione. Campagno ha molti metri nel pugno e commette pochi errori; è molto migliorato anche nel gioco a terra. Un atleta completo. Punti deboli non riesco a individuarne ».
C. «Vacchetto è fortissimo in tutti i fondamentali. I punti deboli sono pochissimi e soprattutto non durano molto nell'incontro.
Come imposterete tatticamente a finale?
V. «Penso che l'obiettivo sia quello di sfruttare il primo colpo in battuta o al ricacccio. Non dobbiamo prolungare le azioni, ma cercare di chiudere subito il punto».
C. «La scelta della tattica migliore avverrà solo a pochissime ore dall'incontro; per ora non ne parliamo, soprattutto n un’intervista» (ride, ndr).
Come giudica la scelta di giocare la prima finale a Cortemilia?
V. «È una buona scelta. È il mio campo e qui abbiamo sempre fatto bene».
C. «Mi va bene visto che l'ho scelta io. Nei quarti e in semifinale avevo cominciato in casa e volevo cambiare».
In questa stagione negli scontri diretti Campagno è in vantaggio per 3-0. Avrà influenza questo precedente?
V.«È uno stimolo in più per sfatare una tradizione sfavorevole.
Dobbiamo trovare la chiave per vincere due partite di finale. Per me sarebbe il sesto scudetto (come Balestra e Berruti, ndr), ma questo traguardo prestigioso non mi dà particolare pressione».
C. «Il 3-0 significa che siamo stati forti durante la stagione regolare della pallapugno, che siamo un'ottima squadra. Credo che il pubblico si aspettasse proprio questa finale tra il primo e il secondo della prima fase. Abbiamo dominato e adesso la gente vuole un altro grande spettacolo».

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