La rabbia della Juniores Araldica ko con la Manzo: “Vergognoso non rinviare la semifinale scudetto"

La Federazione non ha accolto la richiesta dei dirigenti castagnolesi dopo l’infortunio di Giovanni Voglino. Il padre Pierpaolo, allenatore del team “Si è fatto male ad un raduno federale”. In serie C1 doppio successo per Castiati e Valle Bormida

Due vittorie che rilanciano il balòn astigiano nella terza serie ma anche una sconfitta dal retrogusto amaro e con coda polemica nei confronti della Federazione. In C1 doppio successo per Castiati Assicurazioni e Valle Bormida che lancia le due quadrette in vetta al girone Verde della seconda fase. Davanti a tutti è il miglior modo di chiudere l’andata del quadrangolare e giocarsi i due pass che varranno le semifinali nei restanti tre turni. L’ultimo ha detto molto bene alla squadra di Castagnole
Lanze capitanata da Stefano Marenco che a Cortemilia punto dopo punto ne ha infilati nove senza lasciarne nessuno ai locali (9-0) fino ad allora sempre vittoriosi nel mini torneo. Ne ha approfitta anche il team di Monastero Bormida che con alla battuta Simone Vigna ma solo tre uomini in campo tiene botta in avvio (2-2) ed all’arrivo dell’altro terzino Simone Molinari mette a segno il break che segna il match (5-3) ad inizio ripresa altro allungo (7-3) prima dei due punti decisivi (9-5). Un terzetto ora guida il gruppo Verde che tornerà in azione con la prima di ritorno venerdì 17 settembre. Seconda parte che è già iniziata nel girone Bianco con solo tre quadrette in corsa e in cui il Bubbio, lunedì sera, sulla piazza del Pallone si arrende
al diciassettesimo gioco ad Amici del Castello (9-8). Epilogo che spegne per un ritrovato capitano Simone Adriano un’anticipata resa nella volata verso le semifinali.
Delusione cocente pure al «Gianuzzi» di Castagnole per la squadra Juniores dell’Araldica che ha lasciato strada all’Augusto Manzo (9-6) nella semifinale scudetto. Per gli ospiti santostefanesi la rivincita dopo aver ceduto alla giovane quadretta astigiana
la Coppa Italia. Ma per il gruppo diretto da Pier Paolo Voglino all’amarezza si unisce la rabbia. Infatti Giovanni Voglino, figlio del tecnico, si era infortunato pochi giorni prima, in occasione del Centro tecnico federale: trauma distorsivo di caviglia e ginocchio. «Si è sottoposto a terapie sino all’ultimo ed è comunque sceso in campo con antidolorifici, ma ovviamente non era in condizione: all’inizio in pratica zoppicava perché non si sentiva sicuro» sottolinea Voglino. «Abbiamo chiesto alla Federazione di posticipare l’incontro di qualche giorno proprio perché l’infortunio è occorso ad un raduno dove il ragazzo ha voluto essere presente, mentre altri giocatori hanno rinunciato. Fosse accaduto durante un allenamento di squadra non avremmo chiesto nulla, lo abbiamo fatto proprio perché era un appuntamento organizzato dalla federazione. Non ce l'hanno permesso e credo che sia stata una scelta a dir poco vergognosa» aggiunge Voglino Senior. «Peccato per questo epilogo perché avevamo vinto tutte le partite in questa stagione e volevamo giocarci anche questa fondamentale alla pari. E poi sportivamente qualunque verdetto sarebbe stato giustamente accettato» rimarcano dalla società.

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