Quattro piemontesi in corsa per il posto nel consiglio nazionale

il montechiarese Beppe Bonanate si ricandida al consiglio federale
QUATTRO PIEMONTESI IN CORSA PER IL CONSIGLIO DELLA FEDERTAMBURELLO
Il mondo del tamburello con 117 società e 6mila tesserati sabato a Milano è chiamato al voto per il rinnovo del consiglio federale. L’ex calciatore veronese Damiano Tommasi con un programma innovativo sottoscritto da 51 società non si è candidato alla presidenza per non mettersi in contrapposizione al presidente uscente Edo Facchetti, rimasto così senza contendenti. L’assicuratore bresciano con la sua squadra in gran parte rinnovata ha predisposto un cronoprogramma corposo con al centro il rilancio delle piazze storiche della disciplina e recuperare le zone dismesse con la creazione di centri federali territoriali e lo sviluppo di progetti tramite comitati e società a promuovere manifestazioni locali, tornei di amatori e ospitalità ad eventi di rilevanza locale e nazionale. Elemento fondante quel ritorno delle origini visto in termini di radicamento sul territorio.  Grande attenzione verso i giovani, con la promozione in ambito scolastico col coinvolgimento di istituzioni, plessi scolastici, genitori ed appassionati finalizzato anche alla fondazione di nuove società. Si parla poi di arbitri, della formazione di tecnici e del reclutamento ed inserimento di giocatori e giocatrici nei concentramenti stagionali e in sinergia con i campus giovanili. Nel programma lo sviluppo dell'attività internazionale, il rafforzamento della promozione, del marketing e della comunicazione con la ricerca di nuovi sponsor a livello nazionale ed eventuali bandi di finanziamento nazionali e comunitari. 
Quattro i candidati consiglieri piemontesi equamente divisi tra quelli ispirati al programma di Tommasi, Beppe Bonanate e Giancarlo Marostica e quelli della squadra di Facchetti, Alessandra De Vincenzi e Gianni Maccario. Beppe Bonanate classe 1959 campione immenso con 7 scudetti e stile perfetto iniziò a masticare la politica federale da giovane come “assistente” di Angelo Ferrando.  Ha ricoperto praticamente tutti i ruoli: allenatore in tutte le serie maschili e femminili, già consigliere federale dal 2009 al 2012 e presidente dalla fondazione del Rilate con attività ad ampio raggio e l’orgoglio della kermesse Rilate giovani. “Oggi la situazione è veramente tragica. Abbiamo toccato il fondo e le prospettive di risalita sono al momento solo ipotetiche ma svilupperemo nuove idee”.
Giancarlo Marostica classe 1955 da Cremolino dove è fresca la novità del figlio Marco a fare da rincalzo con Fabrizio Campanella alla squadra di serie A. Il leggendario “Airone” vuol mettere a disposizione del nostro sport la sua esperienza di giocatore (2 titoli a Montemagno) e dirigente sportivo (dal 2019 a Montemagno) e industriale nelle multinazionali petrolifere.
Pieno sostegno al progetto Facchetti “dalla tradizione al futuro” per la monalese Alessandra De Vincenzi classe 1977 quota rosa verso il terzo mandato per sostenere l’attività femminile e una federazione che deve rafforzarsi maggiormente sul territorio a partire dall’amato Monferrato grazie a progetti e corposi sostegni economici. Sulla stessa lunghezza d’onda Gianni Maccario classe 1965 cerotiano poiché condivise col compaesano Aldo Marello il tamburello romantico e le contaminazioni con la pallapugno per poi trasformarsi in tecnico brillante con i successi giovanili a Callianetto prima come assistente di Beppe Tirone fino a prendersi la scena col triplete  del Cinaglio. Ora è alla guida della  fuoriserie Tigliole lanciata alla conquista delle serie nazionali. 

 

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