Presentazione candidato consigliere Luciano Zerbini

PRESENTAZIONE CANDIDATO IN QUOTA SOCIETA'

Luciano Zerbini. A undici anni mi sono trasferito con la mia famiglia contadina a Corte Salvi, l’Anfield Road del tamburello italiano, quel fortino inespugnabile dove - sono parole di Aldo Cerot Marello - “Per sentirti un campione, dovevi prima vincere li, a Corte Salvi”. Un campo unico, un diamante incastonato fra case, cortili e rimesse agricole. Trent’anni anni ininterrotti di vertice in  serie A, sotto la guida di Luigi Nino Biasi, una fucina di fuoriclasse nati da quel vivaio come Tore Biasi, Aldo e Renzo Tommasi  e tantissimi altri. Corte Salvi ha vinto “solo” due scudetti assoluti e 8 secondi posti, ma quanti ne avrebbe vinto se i giocatori citati avessero giocato assieme? 15, 20, chi lo sa?

Si, io ho avuto la fortuna di vivere e assaporare quella magica atmosfera ed il privilegio di poter debuttare in serie A con la maglia biancoceleste del Salvi nel 1984, di fronte a me nientemeno che uno dei più grandi mezzovoli di sempre, Beppe Bonanate. Non mi ricordo se mi tremavano di più le ginocchia in quell’occasione o alla finale Olimpica di lancio del disco al Coliseum di Los Angeles sempre nel 1984. Ricordi indelebili, passioni travolgenti.

Adesso mi onoro di essere il presidente del Salvi e cerchiamo tutti assieme, fra mille difficoltà logistiche, di percorrere lo stesso cammino di chi ci ha preceduto.

Abbiamo più di 80 soci che sono il vero volano morale della nostra attività, abbiamo un pubblico meraviglioso che ci segue: mai meno di 100 spettatori a vedere i nostri incontri di serie C a dimostrazione che se trasmetti emozioni e senso di appartenenza la gente viene a vedere le partite.

Il nostro movimento è in difficoltà e deve fare un passo culturale in avanti. Tutti noi dobbiamo dire grazie allo sport, al tamburello. Ci ha fatto crescere sani, ci ha aiutato nei momenti difficili, ci ha fornito di una forma mentis che poi abbiamo ritrovato nel mondo del lavoro, nella vita di tutti giorni. Il tamburello come scuola di vita. E allora se abbiamo ricevuto tanto, è ora che noi dirigenti, allenatori, ex atleti  o atleti in auge, sostenitori e appassionati ci mettiamo in discussione ed uniti attraverso il dialogo ed il confronto poniamo le basi per traghettare il tamburello verso i traguardi che merita. Non è un monito, ma un sogno da cui ripartire.

Mi candido a consigliere in quota società forte di una convinzione: se sarò eletto porterò il mio bagaglio di esperienze a 360° nel nostro sport. Sono stato un’atleta professionista, ho fatto il dirigente, le mie figlie tutte hanno praticato e praticano sport. Mia figlia Silvia ha studiato e lavora negli Stati Uniti, grazie allo sport. Lo sport ha sempre fatto parte integrante della la mia vita. Ho messo tanta dedizione e tanta passione in tutto quello in cui mi sono impegnato e desidero che davanti a me siedano persone competenti e senza secondi fini propagandistici o elettorali, portatori di quell’entusiasmo per il tamburello che ci permetterà di focalizzare gli obbiettivi e di raggiungerli. 

Luciano Zerbini nato a Lazise (VR) il 16 Febbraio 1960. Diploma di Ragioneria. Ispettore Capo della Polizia di Stato in quiescenza. Atleta olimpionico a Los Angeles e Barcellona nel lancio del disco e getto del peso. Sposato con tre figlie.

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