Per Alba e Campagno si avvicina il verdetto. Decide la Federazione

Pallapugno: spiragli d'intesa, ma c'è chi invita ancora alla prudenza.
Nella foto di Candido Capra l'Araldica Pro Spigno 2020.
Pochi giorni ancora e si conoscerà il destino del campionato di serie A di pallapugno e, contemporaneamente, la sorte di Bruno Campagno, un campione ancora in cerca di sistemazione. Lunedì scade il termine per le iscrizioni al massimo campionato; lo stesso giorno, alle 18, in videoconferenza, è convocata la riunione del Consiglio federale che dovrà prendere atto della situazione e decidere il futuro assetto della massima serie.
Stando alle anticipazioni della vigilia, la situazione potrebbe risolversi in modo piuttosto agevole, a meno che intoppi dell'ultima ora non buttino di nuovo tutto all'aria. Al momento nove squadre hanno comunicato la loro intenzione di iscriversi. Spigno, la società alessandrina intorno alla quale ruota tutta la questione, sembrerebbe intenzionata a non partecipare, prendendosi un anno sabbatico. Dai vertici societari trapela la volontà di non continuare dopo che i contatti avuti con la squadra di Campagno non si sono concretizzati e anche i rapporti con lo sponsor si sono un po' «raffreddati». Spigno non ha un battitore e forse neppure la volontà di continuare.
Se non perfezionasse entro lunedì l'iscrizione, si spalancherebbero per Alba, dove Campagno vuole accasarsi, le possibilità del ripescaggio. Invita però alla prudenza Fabrizio Cocino, vicepresidente vicario della Federazione: «Per ora non c'è ancora nulla di certo. Quando vedremo le iscrizioni, se mancherà qualche squadra (il limite è 10), apriremo il bando con i criteri per il ripescaggio e chi sarà nelle condizioni di farlo potrà presentare domanda. Non solo Alba, quindi. Ricordo anche che se arrivassero richieste da fuori provincia di Cuneo, avrebbero la precedenza nell'ottica dell'allargamento dell'area pallonistica. A proposito della dichiarazione di Simone Lingua, presidente della Lega delle Società (soprattutto la riduzione delle quote di iscrizione al campionato), le richieste sono già state prese in considerazione del Consiglio che si esprimerà quanto prima».
Bruno Campagno, seduto sulla riva del fiume, aspetta gli eventi: «Non so nulla, non ho sentito nessuno, non ho ricevuto proposte. Sto aspettando anch'io il 30 novembre per vedere che cosa succederà. Ho espresso il desiderio di giocare ad Alba e spero sia possibile. Certo mi spiacerebbe rimanere a piedi e non disputare il campionato. Però sono fiducioso. Deve risolversi la questione di Spigno che è complicata anche per loro, me ne rendo conto. Lunedì ci sarà il Consiglio federale di cui faccio parte; a causa del mio conflitto di interesse, starò a sentire e prenderò atto di quello che decideranno i consiglieri.

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