A Guarene piastrella speciale sul "Muretto dei campioni".
L'ex campione Massimo Berruti mostra l'opera d'arte da lui realizzata. [foto di Candido Capra]
Ogni anno, l'8 dicembre, gli appassionati di pallapugno si riunivano nello sferisterio di Guarene, spettacolare balcone sulle colline del Roero, per scoprire sul «Muretto dei campioni» la piastrella dedicata al vincitore dello scudetto. Il 2020 sarà invece ricordato per un evento non sportivo, l'emergenza Coronavirus che ha costretto la Federazione ad annullare il campionato e non assegnare il titolo. «Non volevamo lasciare vuota la casella - ha detto Ugo Occhiena «inventore» del «Muretto» con Nando Vioglio ed Elio Stona -; allora abbiamo affidato a Massimo Berruti, grande ex giocatore e valente artista, il compito di una formella particolare». Berruti ha realizzato un'opera densa di significato. «Rappresenta il pugno fasciato di un giocatore di balon (è il mio degli anni d'oro) - ha detto Berruti - che colpisce un Coronavirus deformato dall'impatto». L'opera è denominata «Un pugno contro C19». L'hanno scoperta domenica Massimo Vacchetto e Bruno Campagno in rappresentanza di tutti i giocatori. C'erano tutte le società e quasi tutti i capitani della serie A.
«Siamo soddisfattissimi - ha detto Occhiena -. In un clima di grande entusiasmo abbiamo espresso la volontà di riprenderci il pallone che il virus ci ha sottratto». Prima di scoprire la formella, il sindaco di Guarene Simone Manzone e Massimo Berruti hanno inaugurato un cartellone, ai bordi dello sferisterio, che «battezza» la Piazza della Pantalera e spiega, in italiano e inglese, le regole dell'antico gioco che si praticava su quella piazza e nelle contrade guarenesi.
Antiche tradizioni
Poi sotto il tendone allestito nello sferisterio i discorsi ufficiali. Particolarmente apprezzato l'intervento di Berruti che ha spiegato l'origine di Sphaeristeryum, l'associazione che ha fondato e di cui è presidente, per la valorizzazione di pallapugno e tamburello, due sport antichi, culturalmente legati alle Langhe, Roero e Monferrato, terre Unesco. Berruti ha anche lanciato l'idea di una grande cena per tutti i giocatori di ieri e di oggi con lunghe tavolate in uno sferisterio (suggerito quello di Villanova Mondovì). Nando Vioglio ha coordinato gli interventi con annotazioni storiche e Franco Drocco ha sostenuto il rilancio della pantalera. Ha parlato anche dello sferisterio «Mermet» di Alba. «Con l'acquisto da parte della Fondazione - ha detto - abbiamo salvato lo storico impianto dalla speculazione edilizia: adesso dobbiamo ristrutturarlo per farlo diventare memoria e cuore pulsante del nostro sport».