Castelletto Stura in festa per i cinquant'anni di tamburello in Granda

una partita in piazza Nuova
Cinquant'anni di tamburello a Castelletto Stura, la «patria» di questo sport nella Granda. Festeggiati oggi, alle 17, allo storico campo di «Piazza Nuova» in via Cuneo, con una partita amichevole tra la squadra amatoriale del paese e gli amici di Castell'Alfero (Asti), vincitori nel 1970 dello scudetto nel campionato italiano Serie A. Proprio a quell'anno risale l'arrivo e la diffusione, nel Cuneese, del tamburello che era molto conosciuto nell'area Torinese, meno in un territorio dominato dal «balon a pugn» (pallapugno). Merito di Antonio Bonardo, commerciante di lane originario di Torino, trapiantato a Castelletto Stura dopo il matrimonio con Ester Ansaldi, e che nel fine settimana, durante le visite ai familiari nel capoluogo piemontese, giocava spesso a tamburello con gli amici sulle piazze e negli sferisteri.
Bonardo si rivolse al Comune castellettese, che gli permise di utilizzare il campo nella zona di piazza Nuova, costruita nel 1935 e circondata da un viale alberato. Ogni domenica, il commerciante di lana invitava amici del Torinese appassionati di questa disciplina sconosciuta, che attirò l'attenzione di tanti giovani residenti. Tra i primi a cimentarsi nel tamburello, ci fu l'eccellente sportivo Luciano Vigna, che nel tempo riuscì a coinvolgere sempre più persone di Castelletto Stura e non solo, rendendo popolare questo sport anche nei paesi vicini. Organizzarono tornei nella Granda e costituirono una società, iscritta ai campionati nazionali della federazione (Serie D).
Oggi, l'attività continua, solo a livello amatoriale, con allenamenti settimanali il martedì e il sabato, e la partecipazione anche di ex giocatori di serie A, B e C di pallapugno. Alcuni di loro si ritroveranno per «l'allenamento congiunto» di oggi pomeriggio. «Cinquant'anni rappresentano un primato sportivo assoluto in provincia di Cuneo e che ci rende molto orgogliosi – dice il vicesindaco, Andrea Sarotto -. Una giornata di festa per tutti coloro che hanno fatto parte di questa importante storia»

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