L’addio a “Gili II”, l’ex campione di pallapugno al fianco di Bertola

Francesco Gili aveva 77 anni. Nella foto da www.losferisterio.it è con la maglia della squadra albese Anni '70-'80 sponsorizzata Marchesi di Barolo con capitano Felice Bertola 

IERI A CASTELLINALDO I FUNERALI DI FRANCESCO GILI

Morto il campione della pallapugno che vinse quattro scudetti con Bertola

Francesco Gili aveva 77 anni. Nella foto da www.losferisterio.it è con la maglia della squadra albese Anni '70-'80 sponsorizzata Marchesi di Barolo con capitano Felice Bertola 

Francesco Gili aveva legato la sua carriera sportiva soprattutto a Felice Bertola di cui era stato spalla in molte stagioni e con il quale aveva conquistato quattro scudetti, giocando con le maglie di Andora, Cuneo e Alba. Aveva 77 anni; lascia la moglie Vittorina Roagna e i figli Raffaele e Ivan.

Insieme al fratello Lorenzo, che era deceduto nel novembre del 2005 a 67 anni, Francesco Gili - morto a 77 anni, i funerali si sono svolti ieri a Castellinaldo - ha occupato un posto di rilievo nella storia della pallapugno. Secondo l'usanza sportiva dell'epoca Anni Settanta, i due fratelli venivano identificati con un numero romano dopo il cognome: Gili I era il più anziano, Lorenzo; Gili II il più giovane, Francesco. Lorenzo era più forte (e la cosa, simpaticamente, pesava a Francesco), vinse 3 titoli, giocò anche come battitore pur senza arrivare allo scudetto da capitano. Francesco Gili è stato una grande «spalla». Al fianco di Felice Bertola ha conquistato 4 scudetti: nel 1967 ad Andora, nel 1970 a Cuneo, nel 1975 e 1979 ad Alba; e un Tricolore con Balocco nel 1985 a S. Stefano Belbo.
Tre mesi fa Gili II era stato colpito da un ictus mentre lavorava in campagna. Era stato operato, ma non si era ripreso. È morto all'ospedale di Verduno dopo aver cambiato diverse strutture di cura. Lascia la moglie Vittorina Roagna e i figli Raffaele ed Ivan con i quali aveva anche disputato alcuni campionati. Ricorda Raffaele Gili: «Con papà e Ivan nella Canalese avevamo vinto il campionato di serie C2. Abbiamo giocato insieme altre due stagioni. Per me è stata un'esperienza fondamentale, da lui ho imparato tanto. Molto buoni i suoi rapporti col fratello Lorenzo che veniva preso a modello. Erano molto affiatati».
Eccezionale il «feeling» con Bertola, compagno di mille battaglie negli sferisteri. «Francesco era un ottimo giocatore, ma soprattutto un amico - ha ricordato il grande Felice -. Ci eravamo conosciuti giovanissimi, siamo stati molto legati. Non abbiamo giocato di più insieme perché quando vincevamo lo scudetto ci separavano per indebolire la mia squadra. Poi, appena possibile, lo riprendevo subito con me. Ci eravamo visti a Cuneo nel 2019 per la semifinale Raviola-Campagno. Era sempre piacevole incontrarsi». 

 

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