Il mito del balon torna in campo per insegnare il gioco ai bambini

Felice Bertola (a destra) con l'avversario di sempre Massimo Berruti

Quando avevamo tre o quattro anni, noi bambini non sapevamo cos'era il calcio. Guardavamo i grandi che giocavano alla pantalera nelle vie e in piazza e volevamo imitarli. La pallapugno era la nostra vita, divertimento, passione. Da ragazzi passavamo tutto il tempo tra una giocata e l'altra, tra la lezione della maestra e una partita». Felice Bertola, 12 scudetti in una carriera inimitabile, il più titolato negli sferisteri, a 76 anni vive tra Alba e Gottasecca, il paesino dell'Alta Langa (141 abitanti) dal quale, timido ragazzo di campagna, ha mosso i primi passi che lo avrebbero portato a diventare il più grande. La discussione su chi sia il «campionissimo del balon» tra lui e Manzo è apertissima e senza una sentenza univoca. Con Massimo Berruti il confronto è, invece, a suo favore (12 scudetti contro 6), ma i loro incontri hanno animato un'epoca. 

Oggi Felice, con l'entusiasmo di quando da bambino colpiva i palloni sui muri di frazione Valle, insegna le regole e i trucchi del gioco alle nuove leve di Gottasecca: a «battere» e «stare in campo» con la corretta posizione di gambe e braccia. Ma soprattutto trasmette un amore infinito per lo sport più antico di Piemonte e Liguria. 

Un primo passo importante, perché la pallapugno torni popolare come un tempo. Perché Gottasecca, grazie alla passione dell'ex sindaco Adriano Manfredi, giocatore e allenatore, coltiva un vivaio di mini campioni. Ben 5 squadre: una di «pulcini» che hanno 11 anni, due di «giovani» dai 16 ai 18 e due di «senior», over 18. Bertola, come negli anni 70 e 80, è il punto di riferimento. L'allenatore che, con il tecnico Manfredi, può stare in campo, a porte chiuse, con due giocatori per parte ed eventuale riserva, come prevede la norma anti Covid. 

Per l'emergenza quest'anno non si potrà giocare il campionato, ma solo tornei, sempre in sicurezza con misurazione della febbre, igienizzanti e così via. Ma la restrizione forse è meno pesante, grazie alla riqualificazione dello sferisterio. Impianto che ora gode di nuova illuminazione a led, muro decorato con lo stemma del paese e pavimentazione sistemata. «La pallapugno per i ragazzi è una novità. Abbiamo cercato di creare un metodo di lavoro semplice per appassionarli», dice Bertola. Gottasecca è il paese da dov'è partito per costruirsi una brillante carriera e che non ha mai dimenticato. Dove il gioco, come allora, è felicità e spensieratezza. 

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