"Abusi sui minori nello sport abbattiamo il muro del silenzio"

CONVEGNO AL POLO UNI-ASTISS

Confronto tra magistrati, dirigenti sportivi e rappresentanti delle istituzioni.

"Gli atleti di qualsiasi età non si toccano, neanche per scambiare il cinque"

Partecipazione e curiosità ieri al convegno «Abusi sui minori... apriamo gli occhi e abbattiamo il muro del silenzio» organizzato al polo Uni-Astiss da Comune con l'assessore alle Politiche sociali Mariangela Cotto. Confronto aperto da Daniela Simonetti, presidentessa del «Cavallo rosa», associazione che dopo un anno di lavoro e raccolta di testimonianze di molte ragazzine abusate dai propri allenatori, ha alzato il velo sul #MeToo dello sport. Battaglia sposata e premiata da La Stampa. «La pedofilia non è una malattia, è una perversione – ha ribadito Paola Pendino, magistrato del Tribunale di Milano – devianza che se non arginate possono creare contraccolpi psicologi e lasciare macerie emotive. Sono ferite che non si curano mai».

Se anche lo scambio di chat viene considerato reato al momento non è ancora prevista la radiazione dell'allenatore condannato. Alessandra Marzari, presidente di serie A con Vero Volley (maschile e femminile), è in prima linea ed unica società a chiedere certificati penali ai propri tecnici e imporre due allenatori al settore giovanile: «Gli atleti di qualsiasi età non si toccano, neppure per scambiare il cinque. Non è stata decisione facile, ho discusso a lungo però se pensate che durante il cinque un allenatore può indugiare in maniera impropria, si comprende che è una norma utile a proteggere i minori». Giovanni Musella, coordinatore el Corso di laurea in Scienze Motorie e sportive ha rimarcato come la formazione debba essere imprescindibile. Saveria Ciprotti, garante diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nel riconoscere che il sistema di protezione dei minori non è riuscito appieno ha invitato ad «una strategia generale che coinvolga tutti, governo ed istituzioni». Per questo l'assessore Mariangela Cotto ha rinnovato l'appello: «ragazzi, parlate abbiamo creato il tavolo del dubbio iltavolodeldubbio@comune. asti. it. Lavorare assieme per tenere i riflettori accesi». Durante la mattinata consegnato alla giornalista de La Stampa Daniela Cotto, il Sigillo della città di Asti per l'inchiesta giornalistica svolta sugli abusi abusi sessuali nel mondo dello Sport. 

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