"Massimo Vacchetto resta qui". Confermato prima della finale

Claudio Manera, patron della Castagnolese: "La corsa scudetto è ancora dura"

«L'unica incognita per la seconda finale, sabato ad Alba? Il tempo».
Claudio Manera («il signor Araldica») sponsor della Castagnolese e di Spigno e leader della grande cooperativa vinicola di Castel Boglione (una delle più importanti nel panorama dell'enologia piemontese di eccellenza) non perde l'aplomb contadino in vista di una partita che potrebbe valere già molto per la formazione astigiana, reduce dalla vittoria di sabato scorso contro la Canalese di Bruno Campagno.
Da uomo di terra e di vigne Manera guarda al meteo (e al cielo) prima di lasciarsi andare ad un annuncio che è fuori dalla dinamica di risultati e classifiche: «Massimo Vacchetto – dice – resterà con noi comunque vada a finire questa lunghissima corsa (lo scudetto al meglio delle tre partite su cinque) per il titolo. «È un fuoriclasse, un numero uno dentro e fuori il campo e lo ha dimostrato con tutta la squadra e il supporto di tecnici e società con il presidente Sobrino e il tifo di tanti appassionati. Noi vogliamo continuare con lui perché è il nostro capitano e lo resterà ancora a lungo». Un attestato di stima che non ha bisogno di commenti e che viene da un imprenditore (si autodefinisce «un profano del balòn») che però sa leggere benissimo le situazioni anche agonistiche. Con un fair play e un'eleganza di giudizio rara nel mondo dello sport-business anche solo di paese. «Sabato – ricorda – ho visto una bellissima partita, giocata molto sul piano tattico contro un grande avversario come Bruno Campagno e la sua Canalese. Il cammino per lo scudetto è ancora lungo e anche se abbiamo vinto la prima, i nostri rivali sono fortissimi e sapranno sicuramente dire la loro nelle prossime sfide: ci sarà da soffrire. Ma noi ci godiamo un fuoriclasse come Massimo e una squadra che può portarci lontano». Parole come miele per un team che si prepara ad un altro duro confronto, mentre Manera si sofferma anche sull'altra società targata Araldica (la Pro Spigno). «È vero – conferma – abbiamo lasciato libero (ormai lo sanno tutti) l'altro Vacchetto, Paolo, che ci ha portato in dote la vittoria in Coppa Italia ed è stato poi sfortunatissimo nelle fasi finali del campionato, con un infortunio che si aggiunge a quello di Gianpaolo». E ancora su Vacchettino: «Lo ringraziamo per quello che ci ha dato in questi anni, è stato un degno rivale anche del fratello e gli auguro di cuore ogni bene per la sua carriera. Ha grandi doti e saprà farsi valere ovunque».
E sul futuro a Spigno chiarisce: «Noi resteremo vicini alla società del presidentissimo Traversa che sta puntando ad allestire una squadra giovane con un battitore emergente. Castagnole e Spigno meritano il nostro incoraggiamento e sostegno, anche se nel 2020 ci potranno essere, almeno sulla carta, obiettivi diversi, ma sempre sotto la bandiera Araldica»

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