Vacchetto-Campagno torna la Sfida che vale lo scudetto

Bruno Campagno, leader della formazione albese- roerina della Torfit.

Sabato a Castagnole il primo atto del grande duello.

Vacchetto-Campagno la sfida icona della pallapugno dell'ultimo lustro torna ad essere la finale scudetto. Dunque saranno l'Araldica Castagnole e la Torfit Langhe e Roero Canalese a giocarsi il titolo tricolore nella volata che scatterà sabato prossimo con la prima sfida inseguendo le tre vittorie che decreteranno la vincitrice 2019 della serie A Banca d'Alba Moscone. Il primo match sarà con gli astigiani padroni di casa sabato (alle 14,30) al «Gianuzzi» di Castagnole delle Lanze. «Sono contento per lo sponsor che crede e investe su di noi, contento per la società nell'aver centrato un obiettivo in cui credevamo visto il campionato. Ma dopo il k.o. di Cortemilia c'era anche un pizzico di scaramanzia. Certamente l'aver vinto bene contro una squadra che ha saputo giocare forte infonde fiducia per la finale» commenta il battitore e capitano dell'Araldica. Ed infatti è stata quasi una formalità lo spareggio per l'Araldica Castagnole che sabato a Dogliani ha concesso un solo gioco alla Marchisio Nocciole Egea Cortemilia (11-1). Primo ed anche unico punto per Cristian Gatto che poi subisce il gioco di Massimo Vacchetto il quale, nel settimo confronto stagionale e più importante, ha messo a segno l'affermazione più netta. Nove punti di fila per il 9-1 alla pausa. «Una delle partite più brutte disputate nella mia piccola carriera - non accampa scuse Cristian Gatto - ero agitato, la prima semifinale davanti a tanto pubblico. Le gambe non andavano e il pallone pure. Chiedo scusa ai tanti spettatori. E' andata davvero male». Poco più combattuto si è rivelato lo spareggio di domenica al «Manzo» di Santo Stefano Belbo dove a primeggiare è stata la Torfit Langhe e Roero Canalese sull'Acqua San Bernardo Spumanti Bosca Cuneo (11-5). Equilibrio c'è stato solamente nel primo tempo con Federico Raviola bravo a tenere in avvio (3-3 e 5-4) ma Campagno e compagni sono comunque avanti 6-4 alla pausa. Nella ripresa la Subalcuneo non è più riuscita a tenere testa alla Canalese e dopo un gioco per parte al rientro (7-5) sono arrivati i quattro consecutivi della Torfit Langhe e Roero che vola in finale. Per Federico Raviola l'addio al primo scudetto che aveva conquistato proprio un anno fa sempre con la maglia cuneese. «Lo spareggio è sempre un'incognita: dal meteo, al campo e poi l'avversario. L'abbiamo superato bene anche perché la squadra sta giocando benissimo. Spero continui» il commento di Campagno. Bruno Campagno e la Canalese avevano chiuso in testa la regular season con Massimo Vacchetto e la Castagnolese secondi solo per la classifica avulsa, ordine invertito al termine dei play off con primato appannaggio della quadretta "griffata" Araldica. 

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