Raviola (con la febbre) si arrende a Campagno. "Chiedo scusa ai tifosi"

Bruno Campagno con  la vittoria per 11-3 ha conquistato 2 punti fondamentali nella rincorsa per la qualificazione alla semifinale diretta

Chi si attendeva che la prima giornata di ritorno della serie A di pallapugno «Trofeo Banca d'Alba-Moscone» desse uno scossone alla classifica, ha dovuto ricredersi. Ai primi posti della graduatoria, con un vantaggio già significativo, «i soliti due» che hanno superato, più o meno agevolmente, i rispettivi ostacoli. Massimo Vacchetto e Bruno Campagno avevano due confronti esterni non facili: il primo a Cortemilia contro la rivelazione Gatto, il secondo a Cuneo contro il campione d'Italia in carica Raviola vincitore all'andata per 11-5. Max Vacchetto ha prevalso per 11-9, aggiudicandosi una gara tiratissima, nella quale Gatto ha confermato di poter reggere il confronto anche con i grandi. 
Soli 3 giochi
Campagno ha invece surclassato Raviola incappato in una serata negativa e sconfitto per 11-3. La classifica è guidata da Max Vacchetto con 20 punti, seguito da Campagno a 18, Raviola 14, Paolo Vacchetto 13, Gatto 11. 
A Cortemilia il pubblico ha assistito a un confronto equilibrato che poteva anche avere una conclusione diversa; a Cuneo invece lo spettacolo è mancato perché Raviola (ha giocato con la febbre) e i compagni non hanno offerto una difesa accettabile. Sul punteggio di 0-8 per gli ospiti gara già ampiamente compromessa.
Non cerca scuse il campione d'Italia: «Non ho espresso una condizione accettabile. Sono molto deluso perché la differenza con il pallone di Bruno è stata troppo vistosa. Mi spiace moltissimo per pubblico». «Non è stata la partita che gli appassionati si aspettavano - ha commentato Campagno -; a noi è andata bene perché erano 2 punti molto importanti. La cosa brutta è l'infortunio di Amoretti. Speriamo di recuperarlo il più presto possibile. Adesso arriva un periodo più tranquilllo e le partite serviranno soprattutto per trovare la forma per le finali. Senza dimenticare la Coppa Italia (contro Paolo Vacchetto il 24 agosto a Caraglio, ndr) che vogliamo assolutamente onorare».
Il dt cuneese Giuliano Bellanti ha chiarito la situazione di Raviola: «Ci scusiamo con il pubblico, ma il nostro capitano era febbricitante, non in grado di reggere il confronto. Federico ha voluto onorare la partita ed è rimasto in campo fino alla fine, ma non era in condizioni adeguate a un impegno del genere. Anche la squadra è incappata in una serata tristissima; il risultato è eloquente».

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