Cremolino - Carpeneto: divagazioni (ecco il titolo proposto da Cerot come a dire il risultato viene in secondo piano)
Derby: voce inglese da Lord Derby che nel 1780 istituì un premio speciale per una corsa ippica intitolata alla sua casata, forse una delle preferite della Corona inglese: da allora, per estensione storica, stigmatizza un incontro sportivo tra squadre della stessa città, provincia o regione. E ieri l'alto-ovadese ha vissuto il suo "personal-derby" tra le squadre di Cremolino e di Carpeneto, fiori all'occhiello, lo spero per ancora tanti anni, del grande tamburello che vide l'ovadese protagonista principe del periodo d'oro negli anni 60/80. Lascio da parte i miei personali ricordi non senza prima aver ringraziato tutti i miei ex-tifosi e gli amici che ancora ricordano le mie imprese sportive ed extra, per entrare nel clou del derby, visto che i due comuni sono ad un tiro di schioppo l'uno dall'altro.
Luigi Musso ha già descritto l'andamento della gara ed a me rimane soltanto da tratteggiare alcune particolarità della gara. Da un lato un quartetto di B (Botteon - Baggio - Basso Alessio - Basso Daniele + un Di Mare) dall'altro un trio di veterani (Baldini - Fanzaga - Tasca) in auge da oltre 25 anni. Esordio assoluto per Salvatore Occhipinti nel Carpeneto, campionissimo nell'indoor, proveniente da Ragusa, la provincia più meridionale della Sicilia: lui ha ammesso di amare il tamburello e di conseguenza gli spostamenti plurichilometrici non lo spaventano affatto. Ecco questa è fede!!! Il ragazzo ha senso della posizione e un colpo non comune: diamogli tempo... Un Pinot fuori sede ha commentato da parer suo la gara riservandosi nel tie-break di erudire telefonicamente, punto dopo punto, Sandro Vigna sullo svolgimento dell'extra time.
Non è mancato neppure il temporale, del tutto ingiustificato e soprattutto non invitato, che può aver cambiato l'andamento della gara, a favore o a sfavore, proprio nel momento più bello della competizione: tutti si chiedevano se la pioggia avesse favorito l'una o l'altra squadra, il vigore giovanile o l'esperienza. Mah! Certe storie sembrano già state scritte molto tempo prima di essere pubblicate ed ai posteri non resta che prendere atto della situazione di fatto, lasciando ai presidenti, ai tifosi ed ai competenti la stima della gara. Alla fine dopo una maratona di 3 ore ed oltre, giocata col sole, con la pioggia e con un vento freddolino e capriccioso e terminata dopo un salomonico 12 pari per 10 a 8 sul tie break, ritengo giustificata e quanto mai salomonica l'affermazione di Gianni Porazza, factotum del Carpeneto ed ottimo chef, soprattutto su prenotazione, quando stringendomi la mano umida per la pioggia ma anche per l'esaltazione mi ha detto, quasi piangendo:" Oggi ha vinto il tamburello!".
Un plauso ai giocatori in campo, ai dirigenti, all'arbitro ed ai segnalinee (qualche contestazione ma poco altro...) ed ai tifosi di entrambe le parti, perché tutti, noi, voi e loro abbiamo goduto davvero una giornata particolare, dove il passato ed il presente ci hanno offerto diversi motivi più che validi per far si che questo tamburello possa e debba prolungarsi nel tempo, per offrire ai posteri ed ai presenti momenti particolari di sano e puro divertimento. Alla prossima e... buon tambass a tutti.
1-0 (15), 2-0 (15), 2-1 (40 pari sfonda Tasca), 3-1 (30), 3-2 (15), 4-2 (30), 4-3 (30), 4-4 (30), 4-5 (40 pari ace sporco Fanzaga), 5-5 (30), 5-6 (40 pari a segno Baldini), 5-7 (40 pari sfonda Tasca), 5-8 (15), 5-9 (30), 6-9 (30), 7-9 (15), 7-10 (30) Mauro Pera entra per un 15, sotto la pioggia 8-10 (40 chiude Alessio Basso), 9-10 (40 pari corto Tasca), 10-10 (15), 10-11 (40 pari ace Fanzaga), 11-11 (40 pari largo Occhipinti) , 12-11 (15), 12-12 (15)
tie-break 1-0, 1-1, 2-1, 2-2, 2-3, 2-4, 3-4, 4-4, 4-5, 5-5, 5-6, 6-6, 7-6, 7-7, 8-7, 8-8, 8-9, 8-10 chiude Attilio Macciò
