IL CAMPIONATO DEL MONDO DA 1 A 10
1= Una giocatrice che non ha risposto alla convocazione in nazionale. Si tratta di Chiara Menoni. L’atleta dello Sacca è stata sostituita da Antonella Negro, terzina di esperienza abituata a giocare finali. La direttrice tecnica Alessandra De Vincenzi ha saputo sopperire anche a questa difficoltà, andando sul sicuro. Questo il verdetto finale del campo di Medole, dove l’Italia per la prima volta si è laureata campione del mondo.
2= Le giocatrici assenti rispetto alla vittoria del campionato europeo di Mezzolombardo. Si tratta di Silvia Gozzelino. L’assenza della giocatrice di Piea non ha pesato, perché l’organico della nazionale italiana è di altissimo livello. Il fondocampo della finale, composto da Ilaria Balasina e Beatrice Zeni è di assoluto livello. Altra assente Paola Daldoss, grande protagonista nella vittoria dell’europeo, ma quest’anno ferma perché diventata mamma da poco.
I titoli conquistati dai direttori tecnici italiani Alessandra De Vincenzi e Sergio Zantedeschi alla guida della nazionale. Entrambi avevano guidato l’Italia alla conquista del campionato europeo di Mezzolombardo, Faedo e Nave San Rocco di agosto 2014.
Le “new entry” in panchina a coadiuvare questi due bravissimi direttori tecnici. Nel femminile Andrea Fiorini, nel maschile Edoardo Peroni. Due atleti, fratello e sorella che hanno conquistato il titolo di campione del mondo. Si tratta di Jessica e Davide Gozzelino. A casa Gozzelino, ci sono buoni motivi per festeggiare.
3= Gli anni di distanza trascorsi dalla vittoria del primo campionato mondiale indoor. Era il dicembre 2013. Anche in quell’occasione la manifestazione si disputò in provincia di Mantova. Le località virgiliane portano bene ai colori azzurri.
I giocatori di Noarna convocati nella nazionale maschile. Si tratta di Luca Festi, Matteo De Zambotti e Federico Merighi.
4= I trentini convocati in nazionale da Sergio Zantedeschi. Oltre ai tre giocatori di Noarna prima citati, si deve aggiungere anche Manuel Beltrami.
Gli anni trascorsi da quella edizione sfortunata di Gignac 2012, dove le nazionali transalpine vinsero sia nel maschile sia nel femminile.
5= Le giocatrici piemontesi all’esordio in nazionale in campo femminile. Si tratta di Antonella Negro, Gaia Zai, Clarissa Amerio e Stefania Scaiola e Stefania Rosso.
6= I giochi fatti dalla nazionale francese maschile in finale contro l’Italia. Per come si era messa all’inizio un buon risultato. Gli azzurri guidati da un Luca Festi irresistibile sono andati avanti fino all’8-0, mettendo in crisi Yohan Pierron e compagni.
7= I giochi fatti dalla Francia nella finale maschile contro l’Italia. Le transalpine raggiunti i sette giochi si sono fermate, cedendo allo strapotere di Ilaria Balasina (giocatrice di casa) e compagne.
8= Il mese dell’anno che si sta per concludere. Per gli appassionati di tamburello un mese intenso, caratterizzato dalle amichevoli Italia – Francia, la Coppa Italia di Noarna, le finali nazionali giovanili di Tuenno e “dulcis in fundu” il campionato mondiale. Agosto, anche quest’anno ha regalato tante emozioni e tante partite a tutti gli appassionati di tamburello e con il prossimo fine settimana si prosegue con le ultime giornate del campionato open di A e B. Verdetti ancora da scrivere.
9= Il successo del buon senso. La vita non è solo un gioco, calcio o tamburello che sia. Prima dell’inizio della manifestazione, l’Italia è stata colpita da un grave lutto: il terremoto che ha colpito l’Italia centrale, distruggendo il comune di Amatrice (Rieti) e causato oltre duecento morti. Davanti a tragedie simili lo sport si deve fermare non si può pensare a un 40 pari vinto o ad un rigore negato. Prima di ogni gara è stato osservato un minuto di silenzio. Poco da dire, era doveroso.
10= Il voto che meritano le nazionali nel maschile e nel femminile. Le squadre di Alessandra De Vincenzi e Sergio Zantedeschi hanno scritto una pagina storica per lo sport italiano e il tamburello