Edoardo Facchetti presenta la stagione 2016 del Cavaion Monte Peroni

A pochi giorni dall’inizio del campionato di serie A 2016 di tamburello (il via domenica 20 marzo), l’allenatore del Cavaion Monte Peroni Edoardo Facchetti, ci presenta la nuova stagione della sua formazione che, nel 2015, ha fatto man bassa di titoli, vincendo tutto quello che c’era da vincere.

Un vero proprio rullo compressore che ha lasciato agli avversari solamente l’onore delle armi.

Edoardo, la nuova stagione è porte e una domanda nasce spontanea: dopo la ‘scorpacciata’ della scorsa stagione, dove potrò ancora migliorare il Cavaion Monte Peroni?

Migliorare una stagione perfetta come quella del 2015 almeno nei risultati credo sia impossibile, trovare le giuste motivazioni per replicarla diventa il nostro punto di partenza. I trofei vinti fanno parte dell’album dei ricordi che sarà giusto sfogliare al termine di un percorso, personalmente ritengo che non sia arrivato ancora il momento quindi testa bassa e pedalare. Una formazione che rimane pressochè invariata rispetto lo scorso anno, eccezion fatta per l’addio a Monzeglio e l’arrivo di Petroselli e Dellavalle.

Cosa cambia nel vostro gioco/gestione delle partite?

Aver scelto due campioni pluridecorati come Petroselli e Dellavalle fa parte di una strategia dettata in gran parte dalla rinnovata formula del campionato 2016. Con l’abbandono dei play off, infatti, serrvirà una diversa preparazione e approccio agli appuntamenti cruciali della stagione che, per quanto riguarda il campionato, non sarà più incentrata nella settimana di ferragosto ma condizionata dai singoli incontri che si susseguiranno nell’arco della stagione. Ecco perchè avere delle alternative ‘pronte’ e preparate mentalmente avrà la sua rilevanza negli scontri diretti con le nostre principali antagoniste alla vittoria finale.

Che giocatori sono Petroselli e Dellavalle?

I due nuovi arrivi sono punti di riferimento nel panorama del nostro sport e per qualità ed esperienza non sono secondi a nessuno. Per noi si tratta solo di inserirli con i tempi giusti nel nostro assetto di squadra in modo tale che il carisma e l’equilibrio tattico di Andrea unito alla tecnica ed esperienza di Riccardo forniscano il giusto apporto per il mix vincente.

Un saluto doveroso va ad Alessio Monzeglio…

Spendo volentieri due parole per Monzeglio in quanto ha dimostrato nel corso della stagione passata di essere uomo prima e atleta completo poi. Si è sempre messo a disposizione della squadra, garantendo sempre prestazioni eccellenti. Anche quando gli è stato comunicato che non rientrava più nel nostro progetto non ha mai fatto mancare il suo apporto. Gli auguro per questa stagione, nella quale si dedicherà alla specialità del muro, tutto il meglio e di ritornare, quanto prima, nel nostro circuito.

Quali possono essere le vostre maggiori rivali?

Senza nulla togliere alle altre formazioni che partecipano al campionato, le squadre che ci daranno filo da torcere sono Castellaro in primis e poi il rinnovato Solferino.

E domenica si inizia contro il Cremolino…

Già lo scorso anno iniziammo con il Cremolino e ad onor del vero fu una delle squadre che oltre alle solite note, ci impegnò maggiormente. Memori di questo si partirà con la giusta concentrazione e determinazione, consapevoli che quest’anno ogni punto lasciato può costare caro.

Credi che i vostri successi della scorsa stagione abbiano aiutato il tamburello a uscire un po’ dall’anonimato?

Per dare una risposta a questa domanda dovrei scrivere un libro per cui faccio alcune considerazioni che ovviamente sono del tutto personali. Cominciamo col dire che la visibilità del nostro sport è molto limitata, i nostri successi sono conosciuti e definiti entro i confini del nostro piccolo spazio. Troppo poco è stato fatto per migliorare il nostro prodotto, pur avendo a disposizione un buon potenziale che è la scuola, dal momento che il tamburello è uno dei progetti più utilizzati e ricercati nell’ambiente scolastico. Certo, le risorse economiche per poter emergere dall’anonimato non sono un granchè, infatti si deve ringraziare persone come Guido Peroni che ci mettono passione e tanto del proprio; solo in questo modo si riesce a costruire e portare avanti realtà come quelle del Cavaion. Confido però che in un prossimo futuro, dirigenti federali illuminati e con idee nuove possano farci maggiormente conoscere nel panorama sportivo italiano.

Che appuntamenti vi aspettano, e quando, fuori dai confini italiani?

Quest’anno la coppa Europa che si svolgerà nel primo week end di luglio si terrà in Italia, quindi viaggi al di fuori dei nostri confini al momento non sono previsti. A meno che Guido Peroni non ci porti in Brasile per un tour dimostrativo!

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