
Finale Coppa Italia serie A.
Fantastico Arcene !. La Coppa Italia 2022 è tua. Sconfitto il Solferino in finale.
ARCENE-SOLFERINO 2-0
PARZIALI: 6-1,6-3
ARCENE: L. Bertagna, Gozzelino, E. Bertagna, Vaccari, Guerra. Ris. Tasca, Olivari, Gatti, Magri. Dt. Locatelli
SOLFERINO: Pierron, Beltrami, A. Merighi, Mascoli, T. Merighi (Botturi dal 4° gioco del primo set al 7° gioco del secondo set). Ris. Merlo e Cristani. Dt. Leonardi.
ARBITRI: Luca Bressan (centrale), Lucio Filippi, Maurizio Angeli, Francesco Postinghel.
NOTE – 1° set: 1-1,3-1,5-1,6-1; 2° set: 1-1,3-1,3-3,5-3,6-3. Pari 40: 3-0.
(Bruno Gamba) - Il sogno chiamato Coppa Italia è realtà per l’Arcene. Domenica sera ha sconfitto il Solferino nella finale giocata sul campo trentino di Noarna riportando cosi nella nostra provincia, dopo 21 anni, il Trofeo per squadre della serie A maschili. A vincerlo in quella occasione (nel 2001) fu la Pavin San Paolo d’Argon sconfiggendo il Borgosatollo per 13 a 9 nelle finale giocata a Bardolino. Molto più netto è il successo dell’Arcene ottenuto dopo due ore e tre quarti di partita in cui ha imposto il gioco con una facilità raramente osteggiata dal Solferino. Ha stravinto, insomma, per la perfetta intesa tra i singoli giocatori, ma soprattutto sul piano tecnico in virtù di un gioco preciso negli scambi e per la scelta dei tempi nel mettere a segno le conclusioni. Un tamburello accademico, dove i ragazzi schierati in campo da Locatelli, sono emersi nettamente rispetto ai rivali di pari ruolo. In modo particolare nel primo set, conquistato con un secco 6 a 1 infilando cinque game consecutivi dopo il parziale di 1 pari. Nel seconda frazione si sono impegnati un po’ di più sino al parziale di 3 a 3. Nel finale hanno poi dettato nuovamente il ritmo del gioco chiudendola per 6 a 3. Questo perché hanno tutti giocato con gelida sicurezza e un’autoritaria fermezza, che ha annientato sul nascere le velleità dei rivali campioni d’Europa. Davide Gozzelino e il battitore Lorenzo Bertagna (tre gli ace messi a segno), con i rinvii sulla lunga distanza hanno inchiodato i fondocampisti avversari pochi metri davanti dalla riga di fondocampo in una posizione in cui non hanno mai più potuto attaccare. I terzini Samuele Guerra e Mattia Vaccari hanno conquistato tantissimi quindici che hanno avuto peso importante nell’economia del punteggio, ma anche creato una muraglia invalicabile nella prima linea del campo. Enrico Bertagna il mezzovolo ha scagliato colpi potenti con la spregiudicatezza che richiede il suo ruolo e tanti sono quelli andati a buon fine in una partita che per l’Arcene vale la “coccarda tricolore” e un posto negli annuari di questo sport. Un posto meritatissimo ma che non sarà l’unico perché con questa squadra e il gioco di cui è capace, ogni risultato è alla sua portata. Le avversarie in campionato sono avvisate.
