Castellaro 14 ottobre 2012, gara della vita per il Medole

CALLIANETTO: Dellavalle, Petroselli, M. Festi, Cavagna, Previtali. D.t Leonardi

MEDOLE: S. Tommasi, Pierron, Monzeglio, Derada, Zanotti. D.t Facchetti.

ARBITRO: Bonicalzi (Bressan, Angeli)

PROGRESSIONI: 0-3, 1-5, 2-7, 5-7, 7-8, 9-9, 9-12, 9-13.

Castellaro 14 ottobre 2012, una data che resterà negli annali e nella memoria degli appassionati di tamburello per molto tempo.

Dopo dieci scudetti consecutivi il Callianetto ieri ha dovuto arrendersi alla compagine mantovana del Medole, che in questa stagione è stata l’ unica formazione capace di dare amarezze alla squadra piemontese. Una sconfitta che in parte brucia in casa Callianetto, perché dopo aver chiuso un campionato di quattro mesi in vetta e con otto punti di vantaggio sulla seconda della classe, proprio il Medole perdere il tricolore dopo una giornata no fa sicuramente male. Raramente è capitato vedere il Callianetto andare sotto nel punteggio. Ieri i ragazzi di Quinto Leonardi sono andati sotto fino al 5-1, dal 10 gioco chiuso sotto di 2-7 una rimonta che faceva ben sperare, soprattutto a parità ristabilita sul 9-9, ma ieri il Medole ha giocato la gara della vita.

Ancora una volta sembra fatale al Callianetto la terra mantovana, dove gli astigiani nel 2010 vi persero due titoli ad opera del Mezzolombardo. In quell’occasione la squadra del Presidente Fassio seppe subito rialzarsi e tornare a vincere. Certo l’ annata dei campioni d’ Europa resta di primissimo livello, visto che due titoli Coppa Europa e Coppa Italia sono già stati conquistati e domenica prossima c’è in palio proprio la Super Coppa ancora contro il Medole. Anche nel 2008 dopo la sconfitta in Coppa Europa a Segno il Callianetto seppe rifarsi, aggiudicandosi in seguito tutte le edizioni seguenti (2009, 2010, 2011, 2012) e quindi nel prossimo campionato sarà facile vedere Manuel Festi e compagni giocare ancora con più grinta. Tante sono le considerazioni che si possono fare sulla finale di ieri in primis quella di farla in gara unica, seconda quella di farla in territorio mantovano, scelta che alla vigilia aveva sollevato qualche perplessità al direttore tecnico dei piemontesi Quinto Leonardi, terzo l’ assenza di Manuel Beltrami, giocatore forse unico, anche se il suo sostituto Riccardo Dellavalle è un fuoriclasse che qualsiasi allenatore vorrebbe schierare nel quintetto titolare. La gara di ieri ha visto un Medole partire fortissimo e andare subito avanti. Nel finale i campioni d’ Italia hanno commesso qualche errore di troppo. Previtali falliva una chiusura facile per un campione del suo calibro, Riccardo Dellavalle faceva un fallo sul 10-9 (40 pari), errore che sarebbe costato molto ai piemontesi che dopo subivano l’ undicesimo gioco e non riuscivano più a farne altri.

Tante sono le considerazioni, uno è il dato di fatto, ieri il Medole ha disputato una grande partita e alla fine ha potuto conquistare lo scudetto dopo 23, l’ ultimo titolo della compagine virgiliana infatti risale al 1988. Il Medole si era aggiudicato anche i due campionati precedenti 1986 e 1987, poi due successi trentini firmati Aldeno.

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