Valentini: sarebbe bello poter ripartire

il presidente del Tuenno Fausto Valentini

Dopo aver avuto le notizie del Consiglio Federale dalla FIPT di ieri 18 aprile 2020, colgo l'occasione per alcune considerazioni personali e per aprire un dibattito, senza alimentare confusione, fra società, addetti ai lavori, giocatori e amici e sportivi del mondo del tamburello.
Il Consiglio Federale credo giustamente non ha preso nessuna decisione in merito alla ripresa dell'attività sportiva, in attesa di notizie e decisioni da parte del Ministro dello Sport e da parte del Coni, infatti il momento delicato e difficile che stiamo vivendo e attraversando impone prudenza e non decisioni affrettate e non maturate. 
Come avrete visto e sentito alcune federazioni come quelle per la pallacanestro, la pallavolo e il rugby hanno sospeso in modo definitivo interrotto i loro campionati e quindi tutta la loro attività agonistica sportiva nonostante i loro campionati stavano volgendo verso il termine (le loro stagioni agonistiche si sviluppano da fine estate alla primavera dell'anno seguente), questo impone alle altre federazioni, seppure nella propria autonomia, delle riflessioni ragionate su come comportarsi in futuro.
In questo momento possiamo solamente fare delle considerazioni e delle ipotetiche previsioni sul domani, mettendo in evidenza soprattutto che siamo ben lontani dal punto di vista sanitario di una soluzione positiva nel breve periodo, e allo stesso modo anche il mondo dell'economia nelle sue articolazioni fra impresa e il lavoro dovrà aprirsi con circospezione con misure cautelative per le attività produttive, e tenendo ben presente che le nostre scuole riapriranno a settembre, questo breve passaggio per evidenziare che ci sono delle necessità prioritarie da dover assicurare a noi tutti come la salute, il lavoro e l'istruzione prima di tutto, e che lo sport seppure visto dal punto di sportivi e addetti ai lavori ora non ricopra un punto prioritario.
Naturalmente questo non ci esime di non guardare più al mondo dello sport, e di pensare al futuro prossimo dello stesso, e in questo caso per noi all'attivita agonistica del tamburello, ma come ho scritto in precedenza possiamo solamente fare ora delle ipotetiche previsioni e delle considerazioni sul domani.
La stagione più importante per il tamburello è quella dell'Open, senza togliere niente alla stagione Indoor, del gioco all'aperto sui vari sferisteri e campi di gioco, che va da primavera all'autunno, attraverso i propri campionati di categoria e di serie maggiori e minori, dove le nostre società si erano già attrezzate da inizio anno per disputare i vari campionati 2020, attraverso la preparazione delle varie squadre ovviamente con delle esposizioni economiche anche non indifferenti, ma allo stesso modo tutti per fare delle attività sportive anche a livello minore o anche solamente per l'attivita giovanile dobbiamo spendere a livello economico.
Pensare ad un 2020 senza campionati e altre manifestazioni di tamburello rattrista un bel po', ipotizzare di vedere campi di gioco vuoti non è sicuramente ben augurante, e questo significherebbe nella peggiore delle ipotesi un danno enorme per il movimento tamburellistico sia per il blocco dell'organizzazione e struttura a livello nazionale e federale, sia per chi pratica questo sport per passione e in modo amatoriale o agonistico, sia per l'indotto che questo sport produce, sia in visibilità diretta e indiretta, sia per le società che si troverebbero in difficoltà per la mancanza di entrare derivanti e collegate all' organizzazione di eventi sportivi, di sponsor e di contributi da istituzioni e enti.
Certo la stagione è in parte compromessa, e partire in ritardo è certamente difficoltoso, e tenendo presente che l'istituto di Medicina Sportiva ha consigliato e determinato che siano sospese fino al 30 giugno tutte le attività sportive giovanili, il che significa che la stagione dei settori giovanili non si disputerà fino alla prossima stagione, fatto salvo alcune attività collaterali come qualche torneo organizzato in proprio da società, e questo rappresenta per il movimento uno degli aspetti più difficili, quello di interrompere la crescita e la diffusione di questo sport, ma credo e auspico che per le serie maggiori sia in campo maschile e femminile in seno alla Federazione e che per le serie minori che sono di spettanza organizzativa ai Comitati Regionali o Provinciali ci sia la possibilità e volonta di ripartire attenendosi alle disposizioni del Ministero dello Sport e del Coni, nonche della Federazione.
Ripartire, magari verso il 10/15 giugno 2020 (ovvio se possibile) per i campionati maggiori di serie A e B e in quelli minori di C e D, tenendo presente a delle variazioni da comitato a comitato per i campionati regionali o provinciali delle serie minori, sarebbe attutire in parte gli aspetti di difficoltà espressi in precedenza per federazione, società e il movimento tamburellistico e soprattutto ritornare alla "vita quotidiana" fatta anche di sport e di altre attività e abitudini di tutti noi, oltre alle nostre attitudini che dedichiamo alle nostre famiglie e alle nostre attività lavorative, nel rispetto della salute propria e degli altri.

Fausto Valentini Presidente Polisportiva C.R. Tuenno

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