Intervista a Ivan Carletti

il successo del Castelli Calepio in Coppa Italia di serie B come dedica agli amici bergamaschi in questo momento terribile

Quest'anno aveva l'occasione di giocare in serie A con la matricola Castiglione. Viene da anni ricchi di soddisfazioni con il Castelli Calepio. Stiamo parlando di Ivan Carletti. 

Dopo gli ultimi campionati in B quest'anno giocavi in serie A, che campionato ti aspetti in base a come sono cambiate le squadre? 

Quest'anno, se si giocherà, mi aspetto un campionato dove Sommacampagna, Solferino, Castellaro, Sabbionara saranno ai vertici per contendersi il titolo. Le altre squadre le vedo tutte allo stesso livello e tutte con la voglia di fare più punti possibili ed evitare così la retrocessione. 

Come ti sembra la tua nuova squadra e cosa potrà fare secondo te in campionato? Come stati vivendo questa situazione anomala? 

La mia nuova squadra la vedo come un gruppo da amalgamare. Non abbiamo mai giocato insieme prima di quest'anno. Siamo quasi tutti giovani e con poca esperienza in serie A. Sono convinto che se scendiamo in campo con la voglia di fare che ci contraddistingue potremmo tranquillamente giocare per la salvezza. Ci stiamo impegnando molto, abbiamo iniziato la preparazione atletica già a novembre 2019, e nonostante il periodo fermo a causa del coronavirus continuiamo ad allenarci singolarmente a casa. 

Mi dispiace molto non aver iniziato il campionato, mi sarebbe piaciuto mettermi alla prova nella massima serie e testare sul campo la nuova squadra. Sono inoltre amareggiato per le numerose persone del mondo del tamburello che ci hanno lasciati a causa del virus, in particolare l'ex presidente del Castelli Calepio con il quale avevo instaurato un certo rapporto dopo tre anni di militanza in serie B. 

Sulla carta le squadre che sembrano più rinforzate sembrano Solferino e Sommacampagna, il Castellaro ha un gruppo. Credi che queste tre squadre siano più forti delle altre?

Come ho già detto credo che Sommacampagna e Solferino e Castellaro saranno ai vertici della massima serie. Personalmente ritengo che il Castellaro abbia una marcia in più rispetto alle altre squadre, è completo sia a livello tecnico sia come gruppo già collaudato. 

Cosa ti resta dei tuoi anni con il Castelli Calepio? 

Dei miei anni con il Castelli Calepio mi restano bellissimi ricordi, sia come persone incontrate sia come obiettivi raggiunti. Un anno siamo andati vicini alla promozione in serie A, e l'anno scorso siamo riusciti a vincere la Coppa Italia. Tutto lo staff è composto da persone caratterizzate da una speciale umanità, dopo tre anni si diventa come una famiglia. Al termine delle partite e degli allenamenti non mancava mai il terzo tempo e la voglia di stare insieme. Se quest'anno ho la possibilità di giocare in serie A è anche merito di quello che mi hanno insegnato e di dove mi hanno portato, e per questo voglio ringraziarli. 

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