Nella finale di Coppa Italia gli astigiani del Cavaion si arrendono al Castellaro

La festa del Castellaro a Guidizzolo per la conquista della Coppa Italia di serie A open 

Questa volta lo sferisterio «Curzio Bonazzi» di Guidizzolo non ha portato fortuna ai tamburellisti astigiani. La terra rossa dell'impianto lombardo che lunedì scorso aveva applaudito il trionfo delle ragazze del Tigliole nella Coppa Italia della serie A in rosa, ha visto il Castellaro levare al cielo il trofeo di tamburello open maschile. 
Ad uscire battuta la compagine veronese del Cavaion, detentrice del titolo e a trazione piemontese. I mantovani hanno saputo sfruttare il fattore campo riuscendo ad imporsi in due set (6-5 6-2) e chiudendo il match dopo oltre due ore e mezza di scambi caratterizzati dalla perfetta parità nei giochi decisi sul 40 pari (uno nella prima frazione e due nella seconda). Esito che ha impedito di arricchire il proprio personale palmarès all'allenatrice Stefania Mogliotti di Cerro Tanaro così come non ha migliorato il record di trionfi che detiene Giorgio Cavagna. L'unico unico "15" messo a segno dal terzino di Calliano era stato determinante nella vittoriosa semifinale, mentre il primo con cui aveva aperto la finale non risultato di buon auspicio. Pur protagonista il mezzovolo Luca Marchidan di Piea, esordiente nella serie A, ha dovuto rinviare l'appuntamento con il primo titolo della sua giovane carriera e su un suo errore si è chiuso il confronto. Cavaion nelle cui file milita anche il francese Yohan Pierron tamburellisticamente nato a Chiusano e poi affermatosi a Callianetto. E' stata però la Coppa dei fratelli, quella di Luca e Manuel Festi che per la prima volta condividono da compagni la conquista del titolo. Invece finale fratricida in casa Merighi con Alessandro a festeggiare la prima Coppa Italia negandola però al fratello Federico. Peraltro Alessandro Merighi con la maglia del Guidizzolo aveva debuttato lo scorso anno in A e sullo stesso campo aveva giocato (e perso) la Coccarda della serie cadetta nella stagione 2017. Nell'albo d'oro della Coppa che nell'Alto Mantovano ha celebrato l'edizione numero quaranta svetta ancora il Piemonte con esattamente 21 trionfi (pari al 52,5%). Merito degli undici collezionati dall'alessandrina Castelferro (di cui sei consecutivi tra 19887 e 1992) a cui vanno sommati i dieci infilati dal Callianetto nel decennio successivo con il record di sette consecutivi (tra 2003 e 2009 ed ultimo datato 2013). Invece il Cavaion con il ko. rimediato mercoledì a Guidizzolo manca il poker ed il possibile tris consecutivo a vantaggio dei rivali del Castellaro che invece lo sigla centrando la quarta affermazione ed inserendo in bacheca un successo che mancava dall'edizione 2016. Rivincite o conferme si attendono nel campionato che dal 1° settembre riprenderà la volata verso il titolo ancora nel segno del dualismo tra Cavaion e Castellaro. Ma il tamburello open non riposerà nel fine settimana anzi, oggi e domenica, nell'impianto di Dossena (Bergamo) verrà assegnato lo scudetto Master. Con l'assenza della rappresentativa del Piemonte torneo per il secondo anno consecutivo a tre con le selezioni di Veneto, Lombardia e Trentino. — 

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