A Portacomaro il pass per la finale conteso da Montechiaro e Vignale

Alle 16 si gioca la “bella” per individuare la sfidante del Moncalvo

Il mezzovolo Matteo Forno del Montechiaro

Identico obiettivo ma un solo pass in palio per la finale scudetto dei bastioni. A contenderselo Montechiaro e Vignale. Oggi (inizio alle 16) la piazza di Portacomaro farà da palcoscenico della “bella” tra i due quintetti giunti al secondo e terzo posto della regular season e che nelle due gare precedenti hanno centrato una vittoria ciascuno, confermando il fattore campo. Un solo «15» aveva scardinato gli equilibri al «Tirone», ben otto giochi la sfida di domenica al «Porro». Il muro di piazza Marconi è stato scelto dal Montechiaro consapevole che è tra i più favorevoli al gioco di capitan Tirone nonché il campo dove potrebbe essere penalizzato il maggior gioco di squadra proprio dei monferrini. 

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Da non sottovalutare il fattore meteo non tanto il caldo amplificato dall’asfalto quanto il sole che penalizza sempre una metà campo rispetto all’altra. Un minimo passaggio a vuoto nella posizione favorevole potrebbe diventare irrecuperabile e risultare decisivo. Lo spareggio anche lo scorso anno decise il passaggio della finale opponendo sempre il quintetto di coach Parena a Molino e compagni, allora usciti battuti dal neutro di Grazzano. Diverse ma ugualmente importanti le motivazioni per sognare di incrociare il Moncalvo in finale. Il Vignale avrebbe finalmente l’opportunità di sfruttare il fattore campo, Montechiaro la voglia di vendicare la cocente resa dello scorso anno.

Nel frattempo su piazzetta Lanfranco a Tonco era stata presentata la Coppa Italia il cui avvio si incrocerà le con le battute conclusive del campionato. Competizione che per il secondo anno consecutivo sarà di casa al «Beretta» e vedrà la disputa del primo turno eliminatorio domani, giovedì, con in azione le formazione classificatesi dal quinto all’ottavo posto in campionato. Ritirata la minaccia di forfait del Montemagno. Vernissage in cui i vertici sono tornati sulle vicende che hanno caratterizzato l’intera seconda parte della stagione, mettendo in secondo piano l’aspetto agonistico. «Sarà il torneo delle regole ed a parlare ora siano le gesta degli atleti» ha commentato il consigliere federale Ricky Bonando. «E’ stato un momento turbolento, ma l’impegno è chiudere col passato e guardare avanti. Ci stiamo attivando per il 2018. Il sistema è sano e darà frutti ancora migliori» ha aggiunto il presidente regionale Roberto Gino. Vuole guardare oltre Mimmo Basso, numero uno della Commissione del muro, liquidando come nell’ultimo periodo sul tamburello si siano usate «brutte parole e scritte anche male».

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