Natta, Panucci, Cerot e ... Vacchetto

Mi succede, in verità raramente, di sentirmi in difficoltà nel momento di iniziare un discorso/articolo su un avvenimento sportivo come quello di ieri, anche se in fondo è soltanto un'aggiunta a tante cose che ho scritto, dallo sport alla religione, dalla storia della musica ai personaggi illustri dei nostri territori.

Ma oggi (2 luglio 2017) con grande rispetto per Franco Piccinelli che mi ha sempre castigato quando iniziavo un periodo con un "Se" o con un "Ma", ho trascorso davvero una splendida giornata di sport. Vedrò di procedere  con ordine. Il Torneo a Muro offriva un trittico di gare che, almeno sulla carta, potevano risultare interessanti: in primis Moncalvo-Vignale e in ordine Grazzano-Castell'Alfero, Calliano-Montechiaro e Tonco-Portacomaro. Alle 14.00 mi telefona Claudio Prandi, grande "campeur" di pantalera, langhetto sino all'osso, che mi chiede lumi sul pomeriggio tamburellistico: Calliano, Moncalvo o Grazzano? Ed aggiunge che alcuni giocatori di pallone elastico vorrebbero assistere ad una partita di tamburello, per alcuni, la prima volta. Sarebbe passata in secondo piano la scelta se non era che tra  quei  "tifosi" c'erano Massimo Vacchetto, campionissimo, (reduce la sera prima da un soffertissimao scontro con il fratello Paolo a Spigno e vinto al fotofinish per 11 a 10),  il suo terzino "Super Lorenzo Bolla" ed altri due amici: naturalmente la situazione si semplifica e la sede scelta è Grazzano, la cui squadra riceverà un Castell'Alfero voglioso ed in grande spolvero soprattutto con un miglioratissimo Tirone di nome Filippo ed il centrale Stella di nome Luca. Sul campo si avverte un'atmosfera quasi da incubo per le note vicissitudini extra sportive ma la partita si deve giocare. Il Castell'Alfero c'è, eccome e sino a metà gara farà soffrire gli aleramici che reagiscono e stanno in partita grazie soprattutto alla vitalità di un grande Marletto capace di compensare la "svogliatezza" del grande Fracchia evidentemente  "choccato" dalle possibili e probabili nuvole nere all'orizzonte che senz'altro alterereranno la vicenda sportiva del 2017. (Responso martedì prossimo, 4 luglio N.d.R). Ma la nota interessante è che i "Pallonari del pugno" si stanno divertendo da matti mentre tanti spettatori incominciano a capire che "quelli" non sono personaggi comuni. Intanto lo scarso pubblico continua ad incitare i propri beniamini: poi all'improvviso i castellani crollano soprattutto mentalmente perchè non si potrebbero spiegare i troppi 40 pari persi, a volte con il vantaggio in poppa del 40 a 0. Pian piano la gara se ne va via liscia con poche emozioni. Qualche bel colpo da fondocampo, molti i recuperi dei fondocampisti e come detto troppi 40 pari buttati alle ortiche. Alla fine solo qualche applauso tra i funerei commenti, ma per creare un'atmosfera di gioia è bastata la fanciullesca vitalità del ritrovato Panucci, capace di dispensare allegria anche in momenti difficili, come è successo oggi. Il finale a lieto fine ha visto coinvolti giocatori e campioni e tutti, da Vacchetto e Bolla, da Fracchia e Monzeglio sino a Tirone, Sappa e Luca Stella i quali hanno capito di avere trascorso una giornata particolare che almeno a Grazzano passerà alla storia.

17. giornata: GRAZZANO - CASTELL'ALFERO 19-11

GRAZZANO: Vittorio Fracchia, Maurizio Marletto. Emanuel Monzeglio, Pietro Giroldo, Mauro "Panucci" Dessimone. D.t. Fabiano Penna

CASTELL'ALFERO: Fausto Sappa, Filippo Tirone, Luca Stella, Matteo Barbano, Luca Siciliano. D.t. Fabrizio Pontacolone

Arbitro Raviola che ha ben diretto

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