Griffi: il ritorno (a Montemagno) del manager che ha fatto grande Expo2015

“Tambass, golf e turismo per rilanciare il Monferrato”

Giulio Griffi ha 70 anni portati benissimo, È di Montemagno e da questo paese che è una delle culle del tamburello è partito per un carriera che lo ha portato prima a diventare un’«autorità» riconosciuta nel campo del golf (è amministratore delegato di «Margara», storico circolo di Fubine) e poi a entrare nello staff dei manager che hanno contribuito a fare grande Milano Expo 2015. Dal golf al tambass, per Griffi il passo è breve essendo stato dirigente dello squadrone che dominò (con i Medesani, Marostica, Natta) negli Anni ’90. Ora l’annuncio di un nuovo impegno dirigenziale proprio nel tambass a muro, con la stessa società del paese.

Griffi, un ritorno il suo che fa notizia e fa ben sperare per il futuro del movimento.

«Abbiamo lavorato a un progetto per allestire una formazione che riteniamo competitiva, con i vari Gerbi, Caggiano, Basso e con la supervisione tecnica di un grande come Franco Capusso. Ma non è questo il discorso..»

Cioè?

«Non è tanto il mio rientro in questo mondo che non ho mai lasciato idealmente che deve fare notizia, ma è il fatto che tutti insieme dobbiamo cercare di dare slancio a questo movimento».

Che cosa significa? «Che il torneo deve tornare ad essere competitivo ai massimi livelli, ma, soprattutto, che il tamburello a muro deve essere inserito in un circuito virtuoso che faccia da volano anche per promuovere il movimento turistico monferrino».

Ma che c’azzeccano - direbbe qualcuno - golf e tambass?

«C’azzeccano perché sono due fattori di uno stesso comun denominatore che comprende anche altri elementi, come il vino e i paesaggi in primis, che possono contribuire a fare grande e bello questo nostro Monferrato. Qui ci sono miniere di bellezze ancora inesplorate turisticamente. E il tambass è una di queste. ecco perchè è importante farlo conoscere e renderlo sempre più spettacolare. Ma per farlo ci vogliono i campioni e i personaggi».

Arrivano Gerbi, Caggiano e Alessio Basso

Montemagno scommette sull'esperienza per tornare al vertice del massimo campionato dei bastioni. Infinita quella che porta in dote il "bombardiere" portacomarese Franco Capusso chiamato a far da nocchiero ad un quintetto che affiderà la prima pallina al castellalferese Matteo Caggiano, che ha vissuto a metà l'ultima annata avendo disputato solo la prima parte a Tonco. A fianco a fondocampo ecco Andrea Gerbi, l'azzanese che dopo due ottime stagioni a Vignale torna nella provincia astigiana. In mezzo Alessio Basso, che dopo dieci anni di A open quest'anno ha provato il muro trovando subito lo scudetto con la maglia del Grazzano. Conferma nella prima linea con il rinnovo della fiducia ai giovani del paese: Simone Zennaro ed Eugenio Cissello. Una formazione che ha già messo a segno un record con a pochi giorni dall'ufficializzazione degli ingaggi la presentazione. Infatti per tutti appuntamento domenica, alle 21, in occasione delle celebrazioni patronali con passerella sul ballo a palchetto sistemato in piazza Umberto I. Montemagno che riparte dall'ottavo posto di quest'anno . Che il tamburello sia tornato protagonista in paese lo testimonia anche la riscoperta del Torneo dei rioni che si disputerà nelle prossime giornate sfruttando lo sferisterio. In lizza le squadre di Castello, Centro, Piazza e Santa Croce ciascuna schierando almeno tre residenti sui cinque giocatori. Le qualifiche si disputano in gare a tempo di un'ora, le finali invece sulla distanza dei 13 giochi. Prima fase da giovedì a sabato con domenica le finali.

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