Osservazioni e brevi commenti sul Torneo a Muro

Due giornate di Tambass a Muro da commentare tranquillamente come 4 amici al Bar di Paoliniana memoria.

Il primo commento è positivo perchè su tutti i campi si sono rivisti interesse e discreta crescita di pubblico, dati che confortano le premesse sotto le quali il Torneo era partito. E rivedere tanta gente a bordo campo è una soddisfazione sia per gli organizzatori ma soprattutto per i giocatori che finalmente si sentono davvero al centro dell'attenzione. Questa seconda intensa giornata ha espresso già alcune valutazioni che penso troveranno conforto in un futuro prossimo. La prima considerazione va naturalmente rivolta al Grazzano, supervincitore degli ultimi 4 anni, che, a Montechiaro, ha dimostrato di non avere alcuna voglia di abdicare: contro la supersquadra di Tirone, Tirico e Forno ha sciorinato  una signora partita nonostante l'infortunio a Basso e un leggero stiramento al suo uomo faro il grande Vittorio Fracchia. Ma c'è di più perchè la rivoluzione non prevista ha portato alla ribalta un giocatore, nipote d'arte, che ha dimostrato di avere numeri sufficienti per ben figurare in un Torneo di alto livello. Di Federico Belvisotti, nipote del grande Ercole Quilico, sentiremo parlare. Il Montechiaro ha ribadito, come già a Montemagno, la sua ottima disposizione mettendo ancora in evidenza la crescita di Matteo Forno, ormai punto fisso e importante nel quintetto di Tirone. Il Vignale c'è e conferma tutto il buono dello scorso anno, bissando a Tonco la vittoria della prima giornata. A Tonco Gerbi e soci han dovuto sudare sino alla fine perchè i giovani locali, orfani per tutto l'anno di Guolo, al quale vanno i miei auguri per il buon esito dell'intervento al ginocchio, hanno sofferto l'inizio dei vignalesi ma successivamente messo in campo ardore e passione sino all'incertezza di metà gara. Poi la maggior esperienza e qualche errore d'inesperienza hanno dato via libera agli uomini di Deevasis: ma i tonchesi daranno filo da torcere a tutti, soprattutto sul loro campo. Caggiano ed un ottimo Marletto aspettano la maturazione completa di Maschio e la "cattiveria" sottogioco di Ceron e Gallia.  Sconfitta ma con note positive da Ovada che ha trovato nuovi tifosi a bordo campo per rivedere i loro beniamini in una competizione  che conta davvero: i giocatori dopo tanto Purgatorio conta, dovranno, per quest'anno,  solo ben figurare in attesa di un futuro che si spera ricco di soddisfazioni. Difficile dare un giudizio sulle altre formazioni: il Moncalvo, intanto espugna Ovada ed i vecchietti dell'altro Montechiaro dimostrano di non essere lì solo a far numero. Tutte da rivedere le altre squadre sulle quali ritornerò prossimamente, dopo aver smaltito incidenti di percorso ed infortuni non preventivati: da rivedere quindi l'allenamento invernale, ormai importantissimo per giungere in condizioni almeno ottimali all' inizio del campionato che, anno dopo anno, si mostra in crescita e quindi sempre più difficile ed impegnativo. Alla prossima

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