Vignale - Portacomaro 19-9

VIGNALE - PORTACOMARO 19-9

IL GIOCO DELLE OMBRE

E' una bella squadra il Portacomaro, a cominciare dalle divise di un originale rosa fucsia, forse fin troppo originale, ma che comunque riesce a dare un aria attraente anche ai giocatori, cosa non certo agevole. Mi si perdoni il mio scherzare, la squadra ha potenzialità ed è diretta da un mito del tamburello : Cerchiolino. Fino ad ora, però, hanno vinto una sola partita, proprio contro il Vignale, nel girone d'andata, partita, che se fosse andata in modo diverso, oggi avrebbe potuto assicurare alla squadra giallonera il secondo posto in classifica generale.

Oggi era il giorno della vendetta, il momento giusto per cancellare i cattivi ricordi e la vittoria del Vignale sembrava scontata, ma, come molti di voi sanno, la partita vinta ancora prima di giocare non è ancora stata inventata. E se non ci è riuscito neppure il grande Leonardo che proveniva da quel di Vinci, restano poche possibilità. Ma non divaghiamo, fin dai dai primi 15 qualcosa non quadra, e i fantasmi di un recente passato sembrano essere tra gli ospiti dello storico sferisterio Cesare Porro.

In campo, per il Vignale, non ci sono i giocatori, ma le loro ombre (come testimoniano alcune mie foto), che si impegnano, povere figure nere, ma sono inconsistenti e i punti vanno quasi tutti al Portacomaro. Uno a zero, due a zero, tre a uno, quattro a uno, cinque a due....... Tra il pubblico scompaiono i sorrisi e le prime Cassandre iniziano a pronosticare sventure degne del vaso di Pandora. Solo l'architetto Ezio Rossi, che, per antica militanza, di Vignale sa tutto, anche predire i futuro, come un panda assiso su un eucalipto sorrideva, lui e il suo toscano erano gli unici a non essere preoccupati. Aveva mangiato la foglia ( del resto cosa volete faccia un panda su un eucalipto) e sapeva che, nascostosi il sole dietro i frondosi ippocastani, sarebbero scomparse le ombre e tornati i giocatori. Infatti così è stato. Sul 5 a 2 per il Portacomaro l'incontro è finito e il Vignale è volato verso la vittoria. Il Tempo di due chiacchere con Monzeglio che su quel campo, a detta di tanti è il migliore di tutti i tempi, di un (due?) brindisi con il grande Franzolin e il risultato raccontava prima 12 a 6 e poi 19 a 9 per il Vignale. Il gioco delle ombre era finito, in campo si cercava di far spettacolo e la gente si godeva il fresco in uno degli angoli più suggestivi del Monferrato. La meraviglia del pomeriggio era appena iniziata, un vino buono, un desco apparecchiato e le chiacchiere con gli amici l'avrebbero resa perfetta.

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