Vignale - Grazzano 14-19

OCCASIONE MANCATA DI SUPERSFIDA CAUSA TEMPO BIZZOSO E L'ASSENZA DI GERBI. IL GRAZZANO ESCE INDENNE

VIGNALE-GRAZZANO 14-19 Ricordate Alamo? Il Sacrificio di 150 mitici eroi dell'epopea americana contro l'esercito Messicano comandato da crudele generale Antonio Lopez Santa Ana? Il Coraggio non regala la vittoria , ma sa donare molto di più, sa regalare il rispetto, l'onore e l'ammirazione. Comparare Ulla, Molino, Scifo, Carretto  Costanzo, a William Trevis, James Bowis, David Crocket ..... è solo un gioco di esagerazioni, nulla di più che uno scrivere divertito, ma qualcosa di speciale ieri notte è realmente successo.

Il Grazzano presenta la sua formazione tipo: Fracchia, Appiano, Biletta, Andrin, Monzeglio. Una Macchina da guerra, una squadra che da 4 anni domina il campionato senza lasciare speranze agli avversari. Il Vignale , no, non è al completo. Manca il giocatore di puntà, Andrea Gerbi , schiera 4 ragazzi e l'entusiasmo di capitan Teto, una squadra che quest'anno sta facendo bene, ma che l'anno scorso non è arrivata ai play off . Una partita senza storia. O forse no, non dimentichiamoci del coraggio, ricordiamoci di Alamo. La partita inizia in una notte umida e fredda e dopo il primo trampolino il risultato dice 2-1 per il Grazzano. A quel punto il cielo invece dice :" smettete di giocare". Un nubifragio , partita sospesa e il Vignale spera che l'incontro venga annullato , spera di poter recuperare Gerbi, il campione di tante vittorie. Speranza vana. Passa mezzora e la pioggia si sposta in un'altra vallata, il perfetto drenaggio del campo assorbe in parte le pozzanghere e il desiderio di vincere subito di Fracchia e Appiano non lascia scampo.

La partita riprende. Il Vignale combatte, ma Carretto da mezzovolo non regge lo scontro con Biletta, Molino dietro, vicino al muro, si difende e aiuta un Ulla scatenato, ma è in mezzo che si sente la sua mancanza. Giocare contro i campioni senza un mezzovolo di ruolo sembra impossibile. Dopo sei trampolini, sul risultato di 12 a 6, il Vignale cambia i ruoli. Costanzo va in mezzo e Carretto ritorna al suo ruolo di terzino. La squadra appare messa meglio in campo, Ulla e Molino paiono invasati coprono ogni angolo del campo, Capitan Teto diventa un killer, Carretto  tornato nel suo ruolo, si riprende e gioca con grande determinazione, Costanzo, 23 anni, all'esordio in serie A, gioca con grande saggezza e poco alla volta le cose cambiano.

La partita si fa bella il Vignale recupera e in tre occasioni ha la palla (sul 40 pari) per arrivare a un passo dai più forti. La squadra più forte degli ultimi anni tentenna, chiede il minuto, i volti dei giocatori si fanno imbronciati. Le emozioni crescono, insieme all'impressione che il Grazzano non sia "l'invincibile armada", la squadra che non potrà perdere mai.

La sera è fredda, la pioggia riprende a cadere, sono le due di una fredda notte estiva, quando il Grazzano vince, la notte è sempre più buia ma l'orgoglio dei ragazzi del Vignale brilla negli occhi di ULLA, MOLINO, SCIFO, CARRETTO, COSTANZO, quasi a compensare quelle vere, rimaste nascoste dietro nuvole gonfie di pioggia.

 

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