Grazzano campione d'Italia 2025

la premiazione del Grazzano (foto di Pier Giuseppe Bollo)

Grazzano si conferma campione tra i bastioni. Il finale è quello di sempre con  la solita festa improvvisata ma ben organizzata al Circolo dei combattenti con la messa in bacheca del trofeo, siamo a 16 scudetti, 7 Coppe Italia e 5 Supercoppe in un clima di commozione ed euforia perché vincere non stanca mai ma quello che può sembrare routine è un frutto di un gran lavoro dietro perché gli avversari sono di gran qualità come questo Portacomaro che si arrende ancora in finale ma vendendo cara la pelle.

Dei 10 vinti nella sua presidenza assieme al primo del 2012 per il presidente Alessandro Redoglia questo è quello più bello poiché al culmine di una stagione sofferta costellata da infortuni, il più serio quello di Alessio Olivieri ma non da sottovalutare quelli di Andrea Andrin ed Emanuel Monzeglio con la squadra che ha dovuto reinventarsi rispondendo alla grande per vincere la regular season così da poter trovare in finale la squadra più malleabile.

La finale più calda a Montemagno di fronte ad una bella cornice di pubblico col Grazzano a cominciare dal rimando ed è subito 40 pari con Mattia Musso a presentarsi, seguono due giochi a 0, il trampolino capolavoro dalla battuta col terzino settimese ancora cecchino implacabile si gira 6-0. Quel tesoretto sarà la fortuna del Grazzano in quanto la partita cambia volto ed intensità con le contromisure del Portacomaro togliendo Davide Tirone dal centro poco incisivo per Samuel Valle che farà vedere tutta la sua bravura e classe mentre il montechiarese da fondocampo farà una gara strepitosa di sostanza e tenuta fisica contendendo la palma di migliore in campo ad un Alessio Olivieri bravo a tenere su tutta la squadra rasentando la perfezione ed aiutando Vittorio Fracchia a cui la canicola ha tarpa inaspettatamente le ali. Dieci eroi in campo per una battaglia a sfiorare le quattro ore, nei verdi sempre più convincente Davide Sofffientino nel finale bloccato da guai fisici, davanti sotto il muro Franco Zitti dà filo da torcere a Mattia Musso di cui fa notizia un raro errore più dei tanti quindici buttati giù. Al largo Luca Soffientino e Samuele Carpignano sciorinano bei colpi. In mezzo Emanuel Monzeglio tiene botta pur con qualche errore immancabile per un mezzovolo pensando alla dedica ai suoi nonni tifosi. Il canovaccio della seconda parte della gara è un Portacomaro che pur non dando mai l’impressione di poter ribaltare la situazione resta sempre alle calcagna dei nero-oro che a piccoli passi si avvicinano al traguardo. Giallo finale al terzo match point il guardalinee giudica lunga la palla di Tirone tra le proteste con i verdi a partecipare alle premiazioni in tono sommesso. Smaltita la delusione è rimasta la consapevolezza di aver fatto una grande finale a differenza dello scorso anno con qualche recriminazione al cospetto di un grande avversario abituato alle partite che contano dovendo lottare su ogni quindici per sbrigare una pratica molto più difficile di quella che si pensava.

GRAZZANO-PORTACOMARO 16-11

Grazzano: Alessio Olivieri, Vittorio Fracchia, Emanuel Monzeglio, Mattia Musso, Samuele Carpignano. All. Piero Redoglia e Fabiano Penna

Portacomaro: Davide Soffientino, Samuel Valle, Davide Tirone, Luca Soffientino, Franco Zitti. All. Andrea Morrone e Maurizio Francia 

Arbitro: Fulvio Cataldo con Mario Macchia e Gian Bonando

Cambi campo: 3-0, 6-0, 7-2, 8-4, 9-6, 12-6, 13-8, 14-10, 16-11

40 pari: Grazzano 3, Portacomaro 5

Timeout richiesti: 1 Portacomaro 4-0 15-0, 1 Grazzano 7-3 15-30, 2 Portacomaro 10-6 15-0, 3 Portacomaro 14-9 30-0, 2 Grazzano 14-9 30-30

Durata totale: 3 ore e 50 minuti

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