GRAZZANO-MONTECHIARO: LA GRANDE SFIDA VISTA DA FULVIO NATTA E STEFANO PANZINI. foto di Pier Giuseppe Bollo
Le due corazzate del Muro Grazzano-Montechiaro costruite per vincere grazie a società ambiziose, staff tecnici competenti e tifoserie calde sono arrivate alla quarta sfida per la gioia degli appassionati che godono di questa sana rivalità. Il Grazzano ha prevalso nelle due gare della regular season (nella seconda assente Briola), il Montechiaro col celebre sgambetto di Coppa Italia fa saltare il banco e il Grazzano non sbaglia in gara uno riportando tutti al via come nel gioco dell'oca. Decisiva e dirimente sarà la sfida di domenica al Beppe Tirone e la temperatura si sta surriscaldando.
Abbiamo raccolto qualche impressione dei due allenatori Fulvio Natta e Stefano Panzini amici nella vita,
Il vulcanico grazzanese come spesso accade la tocca piano: alla vigilia aleggiavano le critiche degli esperti del “te l’avevo detto” e si parlava di Montechiaro super carico destinato a fare il colpaccio, senza calcolare che qui c’era da salvare l’orgoglio grazzanese e così è stato. Abbiamo patito lo stop per la Coppa Italia, perdendo un po’ il ritmo partita e non siamo ancora al 100%. Le vittorie importanti le fanno il valore degli avversari ed il Montechiaro è indubbiamente una squadra forte. La scelta di incontrarli subito è stata dettata in primis dallo scongiurare una finale a Calliano (il cortile di casa di Federico Pavia). Sapevo che a Grazzano potevamo farcela e mal che andasse saremmo andati a giocarcela su di un campo dove potevamo giocarcela alla pari. Da vincere a perdere per me saranno le ultime partite ora la parola al campo.
Il pacato Stefano Panzini è soddisfatto della crescita della squadra biancoceleste messa in mostra nelle ultime partite con un grande Ivan Briola nella finale di Coppa Italia ed un Pavia stratosferico. Tirico una garanzia, Carretto è diventato una macchina da quindici e Tinto è un mezzovolo aggiunto. Ieri a Grazzano si è visto un ottimo Montechiaro nella prima parte per poi calare quando i locali hanno innestato le marce alte. Il potersi giocare la stagione al Beppe Tirone era quanto di meglio si potesse chiedere confortati dal non partire battuti in quel di Montemagno. Insomma ci sono dei capitoli ancora da scrivere e l'esito è ancora incerto a meno di un partitone del Grazzano nella bolgia.