Matteo Forno del Montemagno in azione (foto Pier Giuseppe Bollo)
Sarà Grazzano-Montemagno la finalissima per l’assegnazione della Coppa Italia in programma sabato 2 settembre alle ore 15,30 a Calliano. Ci arrivano con merito le due squadre più motivate e con il gioco più brillante mostrato sui campi in asfalto. Le due semifinali hanno avuto un copione simile con le vincitrici che hanno sbrigato la pratica in un paio d’ore con dominio nella prima parte per poi contenere un tentativo di ritorno degli avversari e con i mezzovolo Matteo Forno ed Elia Volpe in grande spolvero con una grande quantità di quindici sfruttando il campo veloce. Sabato era tutto pronto per cominciare quando il forte vento e il temporale hanno fatto rinviare di un’ora. Il Montemagno di coach Luigino Materozzi in formazione tipo con il rientro di Federico Grattapaglia, mentre nel Vignale le assenze pesanti dei fratelli Tibaldero rimpiazzati da Riccardo Meda e dal giovane Stefano Rabagliati gettato nella mischia all’ultimo momento senza il timing sulla pallina ed entrato in forma solo nel finale. Il Vignale, di ritorno a Calliano dopo la sfortunata finale scudetto, inizia con Meda dietro e Samuel Valle centrale ma, dopo un gioco per parte, il Montemagno prende il largo arrivando 11-1. Nel frattempo coach Renzo Morando era corso ai ripari con Meda in mezzo e Valle dietro a impostare il gioco. Si è distinto il terzino a muro Alessandro Bossetto, solita tigna di Guglielmo Ulla, mentre Valle sperava di congedarsi con una prestazione migliore. Il Vignale si scuote e, conquistando quattro 40 pari, riesce ad allungare la partita e a ridurre il passivo. Il tecnico Morando predica concretezza non potendo fare di più con queste assenze pur elogiando l’impegno dei presenti e chiudendo il sipario su una stagione un po’ avara di soddisfazioni, ma la società tra conferme e rinnovamenti potrà ancora recitare un ruolo importante pur non essendo più la squadra da battere. Grande prova corale del Montemagno con il miglior Forno di stagione, nel finale spazio anche a Luca Materozzi. Soddisfazione in casa biancorossa per il traguardo raggiunto di una finale di Coppa Italia che mancava dal 2018. Per l’esperto terzino Massimo Savio il campo di Calliano col muro alto è buon alleato di una squadra dal gioco veloce sfruttando la potenza di Riccardo Molino e Matteo Bertone.
Il Grazzano risponde per le rime arrivando a condurre 15-1 prima di un piccolo rallentamento nel finale per rilassamento. Il Calliano Fassa ritrova tutti i titolari più il rinforzo Davide Soffientino che parte alla battuta affiancando Federico Pavia con Simone Maschio centrale, poi entra Federico Arrobio con l’assetto da campionato, infine Maschio lascia il posto a Soffientino ma la squadra fatica contro l’ottima organizzazione di gioco dei campioni d’Italia sfruttando la solidità del fondocampo Vittorio Fracchia-Maurizio Marletto, lo stato di grazia di Elia Volpe, con le magie di Mattia Musso e la concretezza di Luca Soffientino. Morale alto in casa grazzanese e voglia di completare l’opera riconquistando il “triplete” come nel 2019. Il feeling con il campo di Calliano dopo il capolavoro della finale scudetto è un buon alleato, anche se il Montemagno è una squadra da prendere con le molle giocando senza timori reverenziali. Arrivati a questo punto bisogna centrare l’obiettivo e la prossima partita verrà preparata come se fosse una finale scudetto vista la rivalità tra i due paesi. I complimenti al Grazzano da parte di Arrobio in uscita da Calliano con due stagioni sull’ottovolante dalla beffa scudetto alla Supercoppa e a questa annata costellata da problemi fisici e un futuro da scrivere a Portacomaro dove cominciò l’avventura a muro. Il viarigino elogia la società del presidente Paolo Belluardo per l’ottima accoglienza e supporto in queste due stagioni di vertice.
Semifinali Coppa Italia: Montemagno-Vignale Mazzetti d’Altavilla 16-7, Grazzano-Calliano Fassa 16-4.
Finale a Calliano sabato 2 settembre ore 15,30 Grazzano-Montemagno.
