Verso il tutto esaurito allo sferisterio “Porro” da 600 posti
Vignale o Montechiaro per entrambe sarà comunque il primo scudetto dei bastioni. Dopo il decennale dominio del Grazzano oggi (alle 15) al Porro andrà in scena una sfida che rappresenta un inedito da quando il massimo campionato di tamburello a muro assegna il titolo tricolore. Infatti per rivedere i nomi dei quintetti nell'albo d’oro occorre scorrere ai primi Duemila. Era il 2004 ed il Montechiaro GS di Luigi Grandi per la prima e finora unica volta regalava il successo alla capitale della Val Rilate, peraltro in una finale derby con la squadra Pro loco di Paolo Luzi, ora sindaco e primo tifoso. L'anno precedente invece fu l'ultima festa del Vignale che oggi sul campo di casa insegue la sesta affermazione. Ma il tambàss va oltre numeri e statistiche. Quasi certoil sold out nello sferisterio con 600 posti disponibili per il pubbliconmunito di green pass (biglietto 10 euro). «Il regalo me lo sono fatto, ora non resta che aprire il pacco dopo il triplice fischio sperando in una sorpresa, bella e non amara». Ironizza Davide Tirone ricordando che oggi, giorno del 40° compleanno sarà sulla terra rossa per vivere da protagonista la finale con la maglia del Montechiaro. Il campione e capitano della squadra del proprio paese ricorda le profetiche parole rilasciate ad inizio anno e concretizzate dopo i trampolini dell'avvincente spareggio di semifinale.Ora il nuovo ostacolo è il Vignale per la squadra diretta da Renzo Parena e Paolo Quilico che si affida ad atleti quasi tutti montechiaresi: Manuele Tirico, Federico Arrobio, Daniele Cestari e Mattia Damosso (Erik La Pia). «Ci presentiamo tranquilli, come abbiamo fatto in campionato. Siamo andati quasi ridendo consapevoli che saremmo tornati a mani vuote. Alla fine non andò così» prosegue Tirone, ricordando come Montechiaro è stata l'unica formazione a uscire vittoriosa quest'anno dallo sferisterio monferrino. «In fondo è il Vignale ad aver il peso di dover vincere. E' una squadra forte e quello visto a Portacomaro col Grazzano ancora di più. In campionato è arrivato terzo ma si trova a giocare la finale in casa» prosegue il fondocampista con una vena polemica «se la giocassimo a Montechiaro sarebbe tutta un'altra storia.