E le società scrivono al comitato organizzatore. Si gioca dal 2 giugno

Atto sottoscritto oltreché da Moncalvo (in foto il presidente Enrico Bacchiella), Montemagno, Vignale, Casa Paletti Tonco, Pro loco Montechiaro, Calliano e Grazzano Badoglio (non hanno firmato il documento i dirigenti del Torrrione Portacomaro e del Castell'Alfero).
Domenica scadrà il termine per l'adesione alla prossima serie A di tamburello a muro. Salvo sempre possibili ulteriori spostamenti, vista la situazione sanitaria «in divenire», il fischio d'inizio del torneo è stato al momento fissato per il 2 giugno, con conclusione a settembre.
E oggi verrà recapitata al presidente del Comitato storico e del muro Mimmo Basso, organizzatore del torneo, una missiva sottoscritta da sette delle nove società in corsa per lo scudetto dei bastioni 2021. Una lettera per evidenziare le difficoltà già emerse da più parti nel procedere ad una stagione regolata da un protocollo sanitario, appositamente stilato dagli organi federali e che deve essere rigidamente osservato. Una missiva con cui si conferma l'apertura ad eventuali soluzioni alternative per il bene del tamburello. Documento frutto di alcuni incontri tra i dirigenti delle società, organizzati per confrontarsi sul nuovo regolamento trasmesso dalla Federtamburello, nei quali è emersa l'impossibilità di dare inizio ad inizio maggio ad un campionato che vedesse al via tutte le società iscritte e che fosse realmente rappresentativo della realtà del "tambass". «Noi tutti comprendiamo ed apprezziamo il lavoro svolto dalla Federazione nel redigere il regolamento e siamo consapevoli del fatto che con la situazione attuale, sia necessario il rispetto di tali regole per poter giocare in sicurezza» illustra Enrico Bacchiella, presidente del Moncalvo. «Ma proprio per questo motivo chiediamo la possibilità di rinviare ulteriormente l'avvio del campionato, nella speranza che il miglioramento della situazione sanitaria possa permettere lo svolgimento delle partite con regole meno stringenti» proseguono i massimi dirigenti della serie A «E' desiderio di tutte le società la ripresa dell'attività tamburellistica, per questo siamo disponibili a trovare nuove date e nuove formule per il suo svolgimento». Comune e concorde è la precisazione che i presidenti esprimono. «Questa nostra posizione non vuole assolutamente essere in contrapposizione con la Federazione, ma assolutamente collaborativa, al fine di trovare una soluzione che permetta di tornare a giocare sulle piazze dei paesi senza snaturare l'essenza stessa del muro». Atto sottoscritto oltreché da Moncalvo, Montemagno così come Vignale, Casa Paletti Tonco, Pro loco Montechiaro, Calliano e Grazzano Badoglio (non hanno firmato il documento i dirigenti del Torrrione Portacomaro e del Castell'Alfero). Infatti se la società campione d'Italia in carica per voce del presidente Alessandro Redoglia si era detta pronta a rispettare il protocollo altre avevano manifestato tutte le loro difficoltà per mancanza di risorse, umane ed economiche, come Montemagno e lo stesso Moncalvo che fin dallo scorso marzo aveva dichiarato la propria partecipazione al campionato solo in caso di "zona bianca".

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