"Il tambass attira i campioni dell'open grazie a chi spende"

GIULIO GRIFFI

Il patron del Montemagno vice campione del Muro replica all’intervento di Riccardo Bonando sul sistema dei punteggi

Voglio rispondere  a Riccardo Bonando, giocatore della serie A Open e consigliere nazionale della Federtamburello. 
a) La commissione è composta da gran parte di persone che con il Muro e le piazze non c'entrano niente
b) I punteggi sono un ottima arma, se si sa gestirla bene e non contro, come si continua a fare. E loro hanno dimostrato di essere dei discreti matematici (non sempre: vedi punteggi Grazzano 2017, quando avrebbero dovuto dare tutti le dimissioni). 
c) Il compito della commissione (nessuno li obbliga a stare seduti su quelle sedie, ammetto che non sono poltrone) è di dare due o tre soluzioni. Poi dovremmo essere noi a scegliere la migliore: al contrario in questo momento sono dei piccoli dittatori e tutto va bene finché ci sono dei cretini come me che continuano ad investire soldi e tempo. 
d) Dal "libero" i giocatori vengono perché (e mi ripeto) ci sono persone che amano il Monferrato ed investano su di loro 10/15 mila euro. E non perché hanno 300 punti; proviamo a vedere se i Valle vengono per 2/3 mila euro, gli altri sappiamo che non sarebbero venuti. 
e) A Bonando, e lui lo sa benissimo, dico anche che avrei potuto convincere un giocatore a fare un 15 in D, ma questi giochetti non mi piacciono. Però non mi piace nemmeno passare per il più cretino. 
f) Nel prossimo campionato mi dicono ci potrebbero essere oltre al Rilate anche San Lorenzo (Vignale per tutti grande società, ma di fatto comandano due di fuori) e San Carlo. A Montemagno io purtroppo ho a disposizione e non sempre, una piazza. 
Una commissione seria dovrebbe fare in modo che questo non succeda (vedremo) e se dovesse succedere, sarebbe la loro grande sconfitta e dovrebbero dare le dimissioni. 
Infatti troverei pazzesco tutto questo: vogliono fare le squadre, perfetto, ma che si vada in piazze storiche come Portacomaro, Rocca e via discorrendo e non in paesi che hanno difficoltà a farne una (metto anche Montemagno)
Da Bonando accetto lezioni di tamburello, ma per il resto sarebbe interessante che fra una partita e un altra a campo libero, cominci anche lui a venire a Muro. E poi che sentisse anche noi. 
g) Con Basso, che poi è il grande regista che tira le fila, ho un ottimo rapporto e non vedo all'orizzonte nessuno di migliore. 
Però è arrivato il momento che scenda in campo in prima persona: il Muro è lui, gli altri in questo periodo dell'anno vadano a vedere la Coppa Italia Open che interessa a tantissime (altre) persone del Monferrato. 
Nel «libero» sono rimaste le donne, complimenti di cuore per la grande vittoria, se il «libero» esiste ancora in Piemonte possiamo dire grazie a loro e al Cremolino, mentre il Chiusano di due grandissimi giocatori, tecnici e appassionati come Della Valle e Petroselli, ha dovuto alzare bandiera bianca nel silenzio totale
Concludendo, è arrivato il momento che sia chi tira fuori i soldi a decidere del proprio destino. Nella commissione ci devono essere giocatori e dirigenti provenienti dalle società del Muro. 
È arrivato il momento che anche noi si dica quello che pensiamo e non criticare sempre di nascosto e poi alle riunioni fare gli agnellini. Ogni tanto parli chi ama veramente questo sport (e lo dice uno che per tradizione personale e per lavoro vive in prima persona altri sport) e soprattutto questo angolo del Monferrato. 
Mimmo Basso sa che non ho mai cercato poltrone (scusate, sedie) e che ho già detto che non vedo nessuno all'orizzonte al suo posto, ma almeno una volta prima di decidere confrontiamoci e lasciamo per una attimo la matematica nel cassetto.

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