Domenica la finale Grazzano-Montemagno

Finale domenica 4 agosto ore 16 a Vignale: Grazzano – Montemagno

GRAZZANO: Fracchia, Marletto, Arrobio, Andrin, Olivieri. Veiluva e Giroldo

MONTEMAGNO: Botteon, Stracuzzi, Molino, Bertone, Savio. Manni e Monaca

Lavorano alacremente i volontari dell’Asd Vignale per rendere memorabile la finalissima del muro in programma domenica alle 16 al Cesare Porro tra il Grazzano ed il Montemagno. Attese oltre un migliaio di persone tra cui gli amici della pallapugno e quelli dell’open in arrivo dal Lombardo-Veneto e Trentino. L’assiduo Luciano Trerè  da Faenza rischia così lo scettro del tifoso da più lontano. Modifica della viabilità con senso unico a scendere così da aumentare i parcheggi. Apertura dei cancelli alle 15, ingresso 10 euro. Fornitissimo servizio bar con bevande e salamelle. Prove generali giovedì pomeriggio il Grazzano e venerdì il Montemagno con il Vignale sparring partner.

Dirige l’incontro Fulvio Cataldo di Viarigi con i giovani assistenti Ivan Ruzzafante di Piea e Alice Artuffo di Tonco. Gran cerimoniere Ivo Ansemo. La finale verrà presentata venerdì 2 agosto alle ore 21,30 a Tonco in piazza Lanfranco, di  fronte al Municipio a margine  della presentazione ufficiale della Coppa Italia in programma allo sferisterio Beretta dal 19 al 25 agosto.

Passerella pure per Tigliole e Monale,  le due formazioni astigiane che della Coppa Italia Serie A Open femminile. Al termine sarà offerto un rinfresco per tutti. A Vignale le ultime indicazioni arriveranno dalla finale dei Tornei dei Borghi  (l’ex serie D) tra la Madonnina ed il Basaluzzo in programma sabato pomeriggio. Giorni frenetici pure per le tifoserie dei due paesi, sembra la settimana prima del palio con una vitalità ritrovata per organizzare al meglio le coreografie. 

E’ la finale numero 25 giocata a Vignale c’è il grande precedente tra le due squadre  nel 1987 con la vittoria del Grazzano per 19-15. Curiosamente mai nessuna  delle 2 squadre ha vinto il 4 agosto nei 3 incontri a livello di semifinale quando il torneo era più lungo.

La finale più attesa e più sentita tra due realtà di grande blasone con 12 titoli il Grazzano di cui 6 negli ultimi sette anni e 5 per il Montemagno che con il ritorno di Giulio Griffi nel 2016 ha riportato il paese ai vertici. Parte con i favori del pronostico il Grazzano, paese in cui il tambass è religione, società dominatrice negli ultimi anni grazie ad una struttura societaria di eccellenza con ogni persona al posto giusto, nelle fasi salienti il re del muro Emilio Medesani affianca Fabiano Penna alla guida tecnica creando valore aggiunto. Ulteriore stimolo l’assenza dalla  finale di Vignale del 2017 per i noti fatti di punteggiopoli seguita dalla festa improvvisata per il pronto riscatto dello scorso anno. Torna in finale il Montemagno con un anno di ritardo dopo la beffa dello scorso anno in cui dopo un’annata strepitosa arrivò lo stop con il pareggio amaro in casa proprio col Grazzano. Pareggio dolce quello di domenica a fermare le ambizioni di Casa Paletti. Per il comun sentire il Grazzano dovrebbe essere avviato verso una vittoria addirittura con un risultato rotondo anche se la storia dello sport ci spesso insegnato che la realtà supera la fantasia con esiti non sempre preventivabili con dinamiche spesso imprevedibili  essendo la finale una gara diversa dalle altre.

Il Montemagno di Costanzo dai calzini portafortuna e le motivazioni dell’ex Stracuzzi per interrompere il digiuno in un campo in cui Botteon non ha fatto faville si affida alle ultime tre vittorie (la semifinale di Coppa Italia 2018 al Porro e le due di campionato) in cui ha prevalso contro  grandi rivali e pure nelle precedenti sconfitte ha sempre venduto cara la pelle. Rimpianti per Casa Paletti in cui Gerbi ed Ulla avrebbero potuto sfruttare la conoscenza del campo ma il destino ha messo di fronte la squadra più forte e quella più in forma. C’è il buon seme di Fulvio Natta prima del passo indietro nel ritrovato Montemagno che quest’anno ha superato pure momenti difficili prima dell’entusiasmante finale. L’asso grazzanese concorda che sia la finale più giusta con di fronte due fuoriclasse come Fracchia e Botteon da due anni i migliori giocatori del torneo. Campo non tra i preferiti per Fracchia e Marletto anche se è difficile che sbaglino partita. Determinante sarà l’approccio del più forte e ben assortito terzetto avanzato dei biancorossi. Il mezzovolo è il ruolo fondamentale. Ci conforta Fulvio prevedendo una finale assolutamente non scontata. Stefano Panzini vuole scrollarsi di dosso di essere l’ultimo scudettato di Montemagno nel 2000 con Nobile e Giolo. Due anni fantastici, nel 2001 vinsero la Coppa del Monferrato contro il Grazzano di Natta, Beppe e Davide Tirone, scudettati che li estromisero in semifinale. Vede il Grazzano chiaro favorito dopo aver impressionato a Montechiaro domenica con Marletto e Arrobio. Per cambiare l’inerzia il Montemagno deve partire alla grande ed affidarsi alla verve di Molino che conosce bene il campo.

Prima finale per Botteon poliziotto che scortò in moto da Vignale ad Asti via Montemagno  il Giro d’Italia e spera nel carosello vincente da protagonista, habituè di finali Fracchia entrato in modalità scudetto dopo il successo della festa di Grazzano.

Albo d’oro: i campioni uscenti a caccia del 13
 
12 GRAZZANO (1976, 1977, 1985, 1986, 1987, 2001, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2018);
5 MONTEMAGNO (1989 1991, 1995, 1996, 2000), VIGNALE (1984, 1992, 1993, 2002, 2003)   E MONCALVO (1988, 1990, 1997, 2010, 2017);
4 CASTELL’ALFERO (1994, 1998, 2005, 2006),  GRANA (1980, 1981, 1982, 1983)  E PORTACOMARO (1978, 1979, 1999, 2011)
3 TONCO (2007, 2008, 2009),  1 MONTECHIARO  (2004).   
 
5 finali perse dal Grazzano (2 nel 2010, 1980, 1981, 1982), 2 per il Montemagno (1987, 1997). Solo i grandi rivali Medesani e Natta han vinto con entrambe le squadre.

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