Quella cartolina spedita virtualmente ad inizio anno dal Teatro di Montechiaro nel vernissage della serie A di tamburello a muro sta per essere consegnata. La destinazione era nota da tempo ovvero lo sferisterio «Cesare Porro» di Vignale e, da domenica scorsa, si conoscono anche i nomi dei due mittenti ovvero le squadre finaliste. Grazzano e Montemagno sono pronte a contendersi lo scudetto del tambass 2019. Le 5 mila cartoline stampate dalla Commissione organizzatrice in questi mesi sono state distribuite con l'obiettivo di invitare all'appuntamento clou il maggior numero di spettatori si spera abbiano sortito effetto così che domenica l'impianto monferrino possa regalare anche una bella fotografia inquadrando il pubblico. 
Non ci sarà il Montechiaro, al pari di Casa Paletti uscito sconfitto dal doppio confronto di semifinale. «Per chi avrebbe voluto fortemente esserci diventa difficile azzardare pronostici. Ho amici ed ex compagni in entrambe le contendenti» annota Davide Tirone capitano del Casa Paletti, che aggiunge «per l'amicizia e la stima reciproca che mi lega a Vittorio Fracchia mi fa propendere e sperare che lo scudetto lo vinca ancora lui. Non fosse altro per la passione che infonde nel tamburello a muro. Ogni anno mai meno, per mantenere in alto il suo Grazzano». 
Grazzano che per questa finale (settima nelle ultime otto edizioni) potrà contare anche su una tifosa in più. Anna Maria Di Oreste titolare del bad and breakfast «La sergiunga del Monferrato» nella vicina Casorzo, il cui nome ha accompagnato l'intera stagione degli aleramici, sponsor principale sulle divise. «Ho scoperto il Monferrato da turista, me ne sono innamorata e qui ho deciso anche di avviare un'attività. Non conoscevo il tamburello ma dall'appassionato racconto fatto dai suoi protagonisti penso che sia radicato come le vigne di queste colline» commenta la titolare che si divide tra Monferrato e Brianza.