Presentate le finali nazionali di Nizza Monferrato

NIZZA MONFERRATO SI PREPARA AD UN ALTRO WEEK END DA CAPITALE DELLA SFERISTICA INDOOR AL PALASPORT DEDICATO ALL'INDIMENTICABILE "PINO MORINO" 

Nella sala consiliare del comune di Nizza Monferrato sita nel suggestivo Palazzo Comunale del XIV-XV secolo sormontato dall’antica torre campanaria del Municipio, conosciuta dai nicesi come “el Campanon”, si è tenuta la Conferenza stampa di presentazione delle finali del Campionato Italiano di Serie A di Tamburello Indoor, che assegneranno lo scudetto 2016, maschile e femminile in programma sabato 30 e domenica 31 gennaio presso l'impianto sportivo "Pala Morino".

L'evento presentato da Ivo Anselmo alla presenza degli addetti ai lavori e di una rappresentanza di atlete e atlete delle quattro società astigiane (Monale e Cinaglio maschile e Tigliole e Monale femminile) partecipanti, con reali possibilità di successo da brindare con vini e spumanti del territorio, si è sviluppato con apprezzati interventi dei politici del territorio e dello sport locale.

Tra i primi il sindaco Flavio Pesce, gli assessori allo sport locale Walter Giroldi e  provinciale Barbara Baino, il dirigente Coni Piercarlo Molinaris a fare da collante con gli esponenti del tamburello Alessandra De Vincenzi, Roberto Gino e Mimmo Basso.

L'altra faccia della sferistica si è fatta conoscere nella cittadina della Valle Belbo finora abituata alle manifestazioni organizzate dalla famiglia e dagli amici di Pino Morino e da quella splendida realtà del one wall portata avanti con passione e competenza da Massimo Corsi con i successi del Pignacento Team Nizza avendo proprio come epicentro il Pala Morino.

Il sindaco e l'assessore hanno evidenziato l'ottimo ritorno in termini economici e di promozione del territorio degli eventi sferistici sempre più copiosi negli ultimi anni confermando l'intento di continuare a puntare sul turismo sportivo nella fattispecie sferistica augurandosi gli stessi riscontri anche con il tamburello con la presenza in città di un centinaio di atleti più tutto l'indotto è di buon auspicio.

Molinaris ha posto l'attenzione sullo stretto legame tra scuola e la disciplina dell'indoor molto apprezzata perché veloce, dinamica e spettacolare da affiancare a quella a muro per il forte legame col territorio sempre più da valorizzare dopo il riconoscimento dell'Unesco.

Sulla stessa lunghezza d'onda gli interventi seguenti con la scelta vincente di puntare forte sul binomio indoor-muro. Gli astigiani entrati in ritardo hanno recuperato in fretta il gap diventando la prima forza in termini numerici con il Monale favorito d'obbligo nel maschile e con velleità anche in gonnella questa volta sapendo approfittare di un eventuale Sabbionara ingolfato versione Asti 2015.

Successi toccasana in un momento critico a campo libero con un 2015 da dimenticare con retrocessioni e nessun titolo a livello maschile e solo quelle delle allieve del Monale nel femminile.

La disciplina in palestra ha cambiato in fretta volto valorizzando i teenagers per una pratica che necessità velocità ed irruenza, Gabriele Weber, Luca Marchidan ed Alessandro Merighi tra i ragazzi più attesi. Naturalmente i più esperti non staranno a guardare e cercheranno di vendere cara la pelle anche se le squadre senza ricambio generazionale saranno condannate tra qualche anno all'estinzione.

Mimmo Basso è particolarmente soddisfatto per avere in poco in tempo e con un budget estremamente risicato centrato l'obiettivo grazie ad un entusiasmo ed una collaborazione non comune da parte degli amministratori locali e scolastici, in questo caso, per l'uso come campo secondario della palestra del Pellati. Ricordiamo a tutti l'importanza di lottare anche per il quarto posto ergo qualificazione in Coppa Italia, il Monale costruì proprio da lì  l'inarrestabile successo.

Il presidente Basso da buon nostalgico ricorda, anche se l'open è fuori moda complice tra i molti fattori i costi esorbitanti delle trasferte, i trascorsi passati e gloriosi di Nizza Monferrato culminati con il titolo di serie B nel 1986 con Aldo "Cerot" Marello trascinatore. Il campo era proprio vicino alla palestra dell'istituto Pellati e lì lo spazio c'è ancora per un clamoroso ritorno di fiamma.

La designazione astigiana non ha colto di sorpresa per motivi culturali e di buon andamento grazie a quattro squadre esenti dal pernottamento ed inoltre alcune criticità di Asti 2015 sono state risolte con un programma più snello limitando di molto la famigerata sessione serale.

Ottima la logistica con tutte le squadre ospitate in zona, quelle del Centro-sud presso l'Agriturismo Monsignorotti (presenti alla conferenza gli impareggiabili titolari) e le altre nel centrale Hotel Doc. Per i pasti il riferimento è il Ristorante La Romantica. La cittadina può sfruttare su un bacino di appassionati ampio in cui oltre l'astigiano si confida sull'acquese, sull'ovadese e sulle zone della pallapugno con i sostenitori già di casa al Pala Morino per applaudire i campioni azzurri ed i big internazionali del one wall.

L'appuntamento è per sabato e domenica sugli spalti del Pino Morino su cui si accenderanno tutti i riflettori come la capitale della sferistica al coperto merita

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