Quel che di fatto era lo spareggio scudetto non è mai stato in bilico. Battendo il San Marino 13-4 il Castellaro si è laureato per l’ottava volta - la sesta negli ultimi dieci anni - campione della massima serie maschile indoor, titolo che corona una cavalcata durata per tutto l’arco della stagione.

La cronaca

Partenza a razzo per la formazione del presidente Arturo Danieli che scappa sul 5-1. Un momento di rilassamento virgiliano ha consentito ai titani di rifarsi sotto (5-3), poi da lì il nuovo allungo che ha sigillato il verdetto. Francesco De Marco, Davide Zanini, Mattia Marsiletti, Matteo Fasoli, Marco Salandini ed Enrico Piboli centrano un grande traguardo che ripaga il lavoro del giovane gruppo campione cadetto a febbraio 2023. 

Il dt soddisfatto

Gioisce anche il direttore tecnico Bellini: «Abbiamo giocato una bella partita - ha commentato soddisfatto l’allenatore, particolarmente attivo nel sociale con progetti che portano il tamburello nelle carceri del nord Italia - a parte un piccolo calo nella fase centrale. É una soddisfazione grande e particolare perché avevo già vinto ma questi sono i ragazzi con cui stiamo facendo un percorso partito dieci anni fa, quando erano in terza elementare. Questa vittoria certifica l’importanza dei vivai. È il più bello che ho mai vinto? No, questo è molto più particolare, il più bello rimane il primo successo nel 2015».

Il nuovo format

Arrivato alla guida di una rosa composta da campioni mentre ora il nuovo format - su cui non sono mancate le polemiche - ha convinto diverse società a declinare l’invito. Bellini, da sempre grande sostenitore della disciplina al chiuso, spera che la società mantovana possa essere presa d’esempio: «É un punto di partenza importante, apprezzerei che anche altre squadre potessero partire con una squadra giovane destinata all'indoor. Questo è uno sport particolarmente adatto ai più giovani, servono una certa velocità, una certa reattività e ottime attitudini. Alla fine penso diventerebbe una buona opportunità anche per l’open. Se il tamburello ha un futuro, è con l'indoor».